Le reazioni all’ennesima strage di agnelli e pecore nel senese
Sempre critica la situazione di molti pastori e allevatori del senese a causa dei continui attacchi da parte dei lupi ibridi. Le ultime stragi di bestiame ad Asciano, a danno di Pietro e Franco Carta, che hanno perso più di venti tra agnelli e pecore.
“Danno genetico e reale – ha detto Franco Carta – perdo 300 euro a pecora per la lattazione e quelle rimaste avranno un calo per 15-20 giorni. Io non dormirò più la notte” afferma scoppiando in lacrime. “Si sopravvivere ma sono problemi che tolgono la tranquillità – aggiunge Pietro – non si può vivere coi lupi. Che avvenire c’è per queste campagne?”.
Tuona la Coldiretti, col suo presidente Solfanelli: “Situazione pericolosa anche per le persone, l’attacco è avvenuto vicino alla strada. Noi siamo scoraggiati. Mentre tutti i giorni denunciamo questi fatti qualcuno ci prende in giro. La pubblica amministrazione scelga: i lupi o le pecore. Se vuole i lupi, paghi i pastori. Se vuole difendere i prodotti d’eccellenza deve contenere i lupi, o ibridi, non sappiamo ancora cosa sono. La politica faccia una scelta, e ragioni su come mantenere in vita i pastori”.