L’ANPI e l’ARCI di Sinalunga, insieme alla CGIL della Valdichiana, condannano fortemente e fermamente i recenti oltraggi perpetrati in luoghi ed oggetti pubblici del Comune sinalunghese nei confronti del DDL Zan e di tutto ciò che esso rappresenta.
A Sinalunga e Pieve sono apparse sui muri pubblici delle scritte offensive firmate dal Blocco Studentesco, gruppo giovanile di estrema destra, mentre a Bettolle, dopo pochi mesi dall’inaugurazione, è stata nuovamente distrutta la targa contro l’omofobia posta dall’Amministrazione Comunale sulla panchina Arcobaleno davanti alla scuola primaria.
Un disegno chiaro, una regia preoccupante, l’ennesimo atteggiamento che si ripete ormai sempre più spesso nel nostro territorio, dove con atti vandalici perpetrati ai danni della collettività si offendono temi ed argomenti verso cui il Comune di Sinalunga, e la Valdichiana tutta, ha dato storicamente dimostrazione di attenzione e valorizzazione.
“Il DDL Zan è un provvedimento di civiltà e di attenzione verso la reale composizione della società del nostro Paese che contiene misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”.
“Esprimere, per di più con atti vandalici, la gioia dell’affossamento di questo decreto conferma purtroppo come nella nostra comunità ci siano sparuti elementi sociali che -attenti solo ai propri diritti e pronti allo stesso tempo a negare quelli degli altri – ignorano o fanno finta di ignorare le varie difficoltà che molti uomini, donne, ragazzi e ragazze vivono ogni giorno sulla loro pelle. Una società malata partorisce spesso mostri ed è ancora più grave il fatto che tale arretratezza ed inciviltà provenga da un’associazione giovanile, evidentemente fuori dal tempo”.
“Questi soggetti non rappresentano certo il nostro territorio. Chiediamo alle Istituzioni di perseguire tutte le strade per risalire agli autori dei vandalismi e allo stesso tempo di rimuovere rapidamente tali danni ed oltraggi ai cittadini, nonché di prendere ogni forma di distanza e di non sminuire ancora una volta questi gesti”.
“Come ANPI, ARCI e CGIL, oltre a farci promotori di una denuncia alle autorità competenti, attueremo delle iniziative pubbliche per difendere i reali valori delle nostre comunità. Le nostre associazioni sono e saranno sempre impegnate nella difesa e nella conquista dei diritti, al fianco delle fasce più deboli della popolazione”.