Disavventura per un cinquantenne che la scorsa mattina, dopo aver fatto visita al fratello residente a Firenze, era ripartito dal capoluogo toscano per tornare al proprio paese nel perugino: la sua macchina finisce per sei ore in panne sulla Siena-Bettolle, con il conducente che non ha possibilità di chiamare aiuto, avendo il cellulare scarico, sotto un caldo torrido. Ad intervenire la Polizia Stradale, che ha aiutato l’uomo che si era sentito male.
Intorno alle 10, nel percorrere la superstrada, l’uomo si è accorto che la Fiat Panda sulla quale stava viaggiando cominciava a perdere potenza, ma fortunatamente, pur con difficoltà, è riuscito a raggiungere la prima piazzola utile. Probabilmente la benzina era finita. Le complicazioni, però, erano dietro l’angolo, perché, il malcapitato signore non aveva soldi al seguito e anche il cellulare completamente scarico.
Dopo aver posizionato, come da manuale, il triangolo a segnalare il veicolo ed aver indossato il giubbetto rinfrangente, per ripararsi dalla calura si è seduto all’interno dell’abitacolo in attesa dei soccorsi, che però non era riuscito a richiedere e che, quindi, difficilmente sarebbero arrivati.
La temperatura esterna quel giorno era di circa 36 gradi. Fortuna ha voluto che dopo circa 6 ore, una pattuglia della Polizia Stradale in transito lungo quel tratto di strada, notando il triangolo e l’auto ferma, si è accostata per accertarsi della situazione.
Gli agenti hanno trovato l’uomo ancora all’interno del veicolo, visibilmente disidratato, in leggero stato confusionale e privo di documenti. Compresa subito la situazione, gli hanno offerto immediatamente dell’acqua e del cibo chiamando un’ambulanza per l’immediato soccorso. Successivamente hanno rintracciato i parenti dell’uomo informandoli che sarebbe stato trasportato presso l’ospedale di Nottola per accertamenti.