Banca Mps, 10 giorni per il ritorno in Borsa

Di Redazione | 14 Ottobre 2017 alle 17:30

Banca Mps, 10 giorni per il ritorno in Borsa

Mps si prepara al ritorno in Piazza Affar

Mps si prepara al ritorno in Piazza Affari, dopo la sospensione del titolo avvenuta il 22 dicembre scorso quando, per evitare il fallimento, Siena chiese l’intervento dello Stato con la ricapitalizzazione precauzionale. Il calendario non è ancora definitivo, ma il nuovo ingresso in Borsa dovrebbe avvenire lunedì 23 ottobre o nei giorni immediatamente successivi. Per quel che riguarda il cda, l’assemblea che dovrà sceglierlo sarà convocata per l’inizio di dicembre.

In quell’occasione, i soci voteranno anche il nuovo Statuto, che definirà pure i rapporti di forza all’interno della compagine. Per il nuovo board probabilmente verranno presentate tre liste: quella del Tesoro, azionista al 52% ma che potrebbe salire fino al 67,7%, e quelle degli azionisti divenuti tali in seguito alla conversione dei bond subordinati: i fondi (si stima possano avere attorno al 5%) e Generali (che è al 4,3%).

Che la Compagnia di Trieste abbia intenzione di entrare nel nuovo consiglio di amministrazione di Montepaschi lo ha confermato il consigliere delegato, Philippe Donnet, in un’intervista a Bloomberg. La quota nell’istituto senese è puramente finanziaria, ha spiegato, ma Generali vuole sapere di più della strategia della banca e sulla squadra manageriale che la deve attuare, quindi “cercheremo di ottenere alcuni posti nel board”, perché “il nostro dovere è gestire” la quota “nel modo migliore per i nostri assicurati” ha aggiunto.

In un’altra intervista al quotidiano tedesco Handelsblatt, Donnet ha tracciato le direttrici lungo cui si muoverà il Leone di Trieste. “Se ci fosse un’acquisizione interessante la guarderemmo attentamente – ha detto – Vediamo ogni settimana delle opportunità. Il Leone è molto affamato, sei mesi fa c’era ancora qualcuno che lo rincorreva, ma è pericoloso. Noi abbiamo fame di crescita ma la nostra priorità è una crescita organica. Soprattutto in Germania, questa è la nostra priorità top”. Un candidato `ideale´ per un’acquisizione, secondo Donnet, dovrebbe essere in Europa e garantire sinergie. “Sarebbe più probabile che fosse nella distribuzione”



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