Banca Mps, ministro Franco: "Uscita Mef con tempi sostenibili"

Per il ministro la dismissione delle quote avverrà "solo dopo la realizzazione dell'aumento capitale e dopo l'avvio delle iniziative di contenimento dei costi e miglioramento dell'efficienza definite dal piano industriale"

Di Redazione | 26 Aprile 2022 alle 16:00

“Il Mef, come investitore paziente, deve prestare la massima attenzione affinché i piani e le strategie ed eventualmente l’uscita dello Stato avvenga in modo sostenibile per aziende e per sistema economico”. Lo ha detto, riferendosi alle partecipazioni pubbliche in Mps e nella Popolare di Bari, il ministro dell’Economia durante un’audizione la Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario.

Franco ha spiegato che il Mef sta negoziando una “congrua dilazione” con la Commissione europea sui tempi di dismissione delle quote rispetto al termine di fine 2021, e che per Mps ciò accadrà “solo dopo la realizzazione dell’aumento capitale e dopo l’avvio delle iniziative di contenimento dei costi e miglioramento dell’efficienza definite dal piano industriale”. I tempi di dismissione “dipenderanno dai progressi su questi due profili”.

Franco ha anche ricordato che la trattativa che il Tesoro sta avendo con la Commissione europea sulla dilazione dei termini per la cessione del Monte dei Paschi punta anche a far sì che le misure compensative chieste da Bruxelles a fronte del mancato raggiungimento degli obiettivi “siano realistiche e non tali da compromettere il piano industriale della banca”.
“Il Mef, come investitore paziente, deve prestare la massima attenzione affinché i piani e le strategie ed eventualmente l’uscita dello Stato avvenga in modo sostenibile per aziende e per sistema economico”. Ha aggiunto il ministro Franco in riferimento alla partecipazione pubblica nel Monte dei Paschi spiegando inoltre che il Mef sta negoziando una “congrua dilazione” con la Commissione europea sui tempi di dismissione delle quote rispetto al termine di fine 2021.
“Un acquirente straniero francese? non lo so, non ne ho notizia”. Ha poi detto il ministro dell’Economia a proposito delle voci di un interesse ad acquisizione da parte del Credit Agricole. Franco, in audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, ha spiegato che “non abbiamo intenzione di svendere il Monte dei Paschi” e che i tempi della dismissione devono consentire di “trovare una soluzione che sia adeguata”. “Qualora ci fossero banche straniere interessate, è una loro decisione” e “ogni operazione va vista caso per caso senza preclusioni”: l’ingresso di un operatore straniero può essere positivo.

Buone notizie infine sul fronte dei crediti deteriorati “attualmente intorno al 4%, in linea con la media del sistema bancario italiano”. A ribadirlo anche in questo caso il ministro Franco in audizione alla Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario.



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