“Mps è una delle banche con più potenziale al mondo”. A dirlo è stato il CEO Luigi Lovaglio durante la presentazione del Piano Industriale 2022-2026. Per Lovaglio “Banca Mps ha un valore non adeguatamente riconosciuto” e la qualità su cui deve puntare è la “capacità di adattarsi”. Sulle 4200 uscite volontarie (3800 nel giro di tre anni) ha spiegato: “Siamo pronti a partire con le uscite volontarie, e speriamo che vada tutto bene perché è nell’interesse della banca” e sulla possibilità di dover confrontarsi con i sindacati ha dichiarato: “Apriremo un tavolo, l’operazione è negli interessi della banca e dei clienti. Troveremo un modo per convergere verso questo obiettivo”. Poi sul taglio delle filiali ha aggiunto: “Non chiudiamo le filiali per risparmiare sui costi, è una stima quella sul numero (150 ndr) di filiali da chiudere. Sono filiali che non riescono sempre a performare, ma quando si chiude si perde clienti, quindi abbiamo ideato un programma per la fidelizzazione dei clienti”.
Sull’aumento di capitale da 2,5 miliardi Lovaglio ha detto: “Presenteremo la richiesta alla Bce e siamo abbastanza sicuri che anche la Ue approverà la proroga del periodo di ristrutturazione. L’assemblea la convocheremo in agosto e il varo del piano per l’aumento di capitale sarà nel quarto trimestre. Un accordo in linea con operazioni simili, è molto importante avere gruppo rispettabile di banche che si fidano e si sentono a proprio agio con il piano. Siamo stati informati che le trattative tra l’Italia e la Commissione Ue relative ai nuovi impegni su Mps sono a un punto avanzato e, come si diceva nel comunicato stampa, queste discussioni dovrebbero essere concluse a breve. Siamo abbastanza fiduciosi, riteniamo che le autorità e il governo abbiano tutta l’intenzione di sistemare le questioni relative a Montepaschi”.
Un’altra mossa adottata per tagliare i costi è la centralizzazione di Banca Mps: “Abbiamo deciso di incorporare le controllate come capital service e consorzio operativo – ha spiegato Lovaglio -. Ciascuna di queste aziende ha un consiglio di amministrazione, e la propria direzione finanziaria. Non è un’operazione che fa solo risparmiare ma è anche funzionale”. Per quanto riguarda la presenza su Siena Lovaglio ha detto: “Il fatto che oggi siamo qui non è poco. Noi dobbiamo essere la banca dei senesi ma anche di tutti gli altri territori. Dobbiamo essere vicino al cliente, conoscerlo”.
Sul fronte dei rischi legali: “Riteniamo e siamo piuttosto sicuri di avere la copertura giusta siamo decisissimi a perseguire un approccio basato sui dati, sugli elementi fattuali e sulle esperienze positive che la banca sta conseguendo nei Tribunali. Dobbiamo procedere con i piedi di piombo ma riteniamo di avere le coperture giuste. Abbiamo vinto in tutti i tribunali in tutte le azioni, in uno di questi casi la richiesta è stata rigettata, ed era una richiesta consistente di 440 milioni anche se è in corso un appello. Pur avendo vinto – ha detto Lovaglio – abbiamo deciso di accantonare una riserva, abbiamo deciso di assumere un atteggiamento prudenziale”.