La partecipazione detenuta dal Mef nel Monte dei Paschi di Siena, dopo la cessione del 25% tramite l’operazione di vendita accelerata ai blocchi conclusa oggi, “scenderà dal 64,23% al 39,23% circa del capitale sociale”. Lo comunica il ministero, spiegando che si tratta della prima fase della vendita dell’istituto. Il Mef si è comunque impegnato a non effettuare altre cessioni per 90 giorni.
E’ stata avviata un procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di 315 milioni di azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena, corrispondenti a circa il 25% del capitale sociale, con un incasso per il Tesoro di circa 920 milioni.
L’operazione, spiega il Ministero in una nota, è effettuata “attraverso un consorzio di banche costituito da BofA Securities Europe SA, Jefferies GmbH e UBS Europe SE in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Nell’ambito dell’operazione è previsto che il Mef si impegni con i Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Banca per un periodo di 90 giorni senza il consenso degli stessi Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners e salvo esenzioni, come da prassi di mercato. I termini finali dell’operazione saranno comunicati al termine del collocamento”.