E’ una fase cruciale per il futuro dell’ospedale le Scotte di Siena alle prese con tanti progetti di riammodernamento ed investimenti a vario livello che daranno un volto nuovo al policlinico entro il 2030. A fare il punto della situazione per Siena Tv è il direttore generale dell’AOU senese, professor Antonio Barretta.
Il post emergenza Covid: “Dobbiamo immaginare una situazione in cui la pandemia sarà ancora presente, dovremo avere strutture duttili e capaci di cambiare rapidamente assetto. Stiamo facendo lavori per potenziare le terapie intensive, ce lo porteremo dietro per il futuro. Preserveremo l’ex pronto soccorso, e lo manterremo per le vaccinazioni. Serve intercambiabilità, non dovremo farci più trovare impreparati come all’inizio della pandemia Covid. L’ospedale le Scotte è stato uno dei primi capaci di creare percorsi Covid efficaci e bolle pediatriche. è un patrimonio da preservare”.
I numerosi lavori in ponte: “L’azienda ospedaliera ha ricevuto risorse, circa 30 milioni, per potenziare la sicurezza sismica, abbiamo lotti datati. Molti lavori sono però interni, quindi vanno spostati gli spazi e le funzioni, abbiamo dunque di recente chiesto e ottenuto un finanziamento dalla Regione per un lotto volano, come punto di appoggio. Uno spazio da 10mila metri quadrati, per svuotare porzioni di lotti interessati dai lavori. Quando sarà pronto avremo il polmone per svuotamenti e ristrutturazioni. Questo ci consentirà di ammodernare l’ospedale, sono felice che la Regione ci abbia dato questo sostegno, entro l’anno faremo la gara per la progettazione definitiva. Ci sono intanto cantiere attivi, stiamo risistemando la terapia intensiva, costruendo due sale operatorie. Pensiamo anche a una riorganizzazione più efficace e funzionale di alcune funzioni, il nuovo volto dell’ospedale lo vedremo entro il 2030. L’ospedale ha bisogno di una ristrutturazione rilevante e dell’ammodernamento delle tecnologie sanitarie”.
Il nuovo polo didattico: “Per il complesso didattico è da poco arrivata la congruità sulla stima da 11,5 milioni, entro giugno faremo la compravendita dall’Università degli Studi di Siena, che continuerà a stare nei luoghi fino alla realizzazione del nuovo polo. Quando l’Ateneo si sposterà avremo delle volumetrie aggiuntive”.
Collaborazioni con altre aziende ospedaliere per potenziare i servizi: “Il nostro ospedale crescerà nella logica di collaborazione con le altre aziende ospedaliere, non ci si deve chiudere nel proprio fortino. Quest’anno attiveremo collaborazioni anche con aziende fuori regione, come Padova, i trapianti di cuore cresceranno e si consolideranno”.