Basket B femminile, nulla da fare per il Costone contro Firenze

61-47 il risultato finale della partita, con un passivo che alla fine diventa anche fin troppo severo per le ragazze di coach Fattorini

Di Redazione | 22 Gennaio 2024 alle 8:00

Basket B femminile, nulla da fare per il Costone contro Firenze

61-47

PALLACANESTRO FIRENZE: Tenerani ne, Amato ne, Torricelli, ne Madeddu 6, Gandolfi ne, Nidiaci, Galfano 13, Torricini 8, Polini, Calviani ne, Ceccanti 23, Pasquletti 11. All. Corsini

AYMARA’ COSTONE SIENA: Calugi ne, Ginanneschi, Pastorelli 8, Sardelli 6, Rinaldi 9, Zanelli ne, Bonaccini G, Sposato 10, Pierucci 4 Bonaccini V. 8, Nanni, Sabia 2. All. Fattorini

ARBITRI: Pampaloni e Massei

Parziali: 17-16, 34-28, 44-35

Nulla da fare per l’Aymarà Costone che torna sconfitta dalla trasferta di Firenze, contro la 4^ forza del girone che ha dimostrato tutto il proprio potenziale tecnico, impedendo così alla compagine senese di ottenere il primo successo del 2024. Prima frazione di gioco dove il Costone regge botta agli attacchi delle padrone di casa che hanno in Ceccanti il centro di riferimento che mette a segno 13 punti sui 17 realizzati dalle fiorentine. L’approccio per le ragazze di coach David Fattorini sembra quello giusto, tanto che anche nella 2^ frazione Bonaccini e compagne rimangono incollate alle avversarie (21-21 al 14′), per poi cedere qualcosa nella seconda parte del quarto, dove il parziale è favorevole a Firenze che se ne va negli spogliatoi con 6 lunghezze di vantaggio. Alla ripresa del gioco la Pallacanestro Firenze da chiari segnali di voler impacchettare la partita e pigiano sull’acceleratore, incrementa ulteriormente il proprio vantaggio, portandolo in doppia cifra (42-30 al 25′). L’Aymarà cerca di reagire, ma trova nella difesa avversaria un valido ostacolo, con le percentuali al tiro che non sono delle più brillanti (solo 2 punti in 5′). Le cose vanno un po’ meglio prima della 3^sirena, con l’Aymara che mette a segno un minibreak di 2-5, ma Firenze controlla comunque la gara e lo fa con grande autorità nell’ultimo periodo, dove l’Aymarà perde ulteriormente smalto, accusando un passivo che alla fine diventa anche fin troppo severo.



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