Nona giornata della fase ad orologio del campionato di Serie A2 Old Wild West e ultima partita casalinga della regular season per la San Giobbe che, domenica 14 aprile alle ore 18.00, sfiderà Trapani Shark all’Estra Forum di Chiusi. Neonata società, erede della Pallacanestro Trapani, la formazione siciliana arriva nella città di Porsenna con un ruolino di marcia praticamente perfetto: solo due sconfitte (una in casa e una in trasferta) tra prima e seconda fase e testa di serie del girone verde per gli imminenti playoff promozione ormai blindata da settimane. Trapani, che di recente ha cambiato guida tecnica(Diana ha preso il posto di Parente) e inserito pedine importanti come Stefano Gentile e Amar Alibegovic, vuole proseguire il proprio percorso da schiacciasassi.
A testimoniarlo l’ennesima vittoria stagionale arrivata nel recupero della terza giornata della fase a orologio a Cento nella serata di mercoledì 10 aprile. All’Estra Forum sarà dunque il più classico dei testa-coda: da una parte Trapani favorita d’obbligo e dall’altra la San Giobbe chiamata all’impresa sportiva dell’anno, se non di più. Penultima giornata di regular season è sinonimo anche di verdetti sempre più vicini. Una combinazione di risultati potrebbe essere infatti quasi fatale per la compagine lacustre. In caso di sconfitta interna con Trapani e contemporanea vittoria di Orzinuovi (impegnata in casa con Latina), i Bulls sarebbero appesi esclusivamente a un sottilissimo filo (lo scenario sarebbe più due in classifica e almeno ottanta punti di differenza canestri per gli orceani a una giornata dal termine), ma sostanzialmente spacciati. In caso di risultato identico tra le due squadre (due vittorie o due sconfitte) l’approdo alla fase salvezza verrebbe deciso all’ultima giornata in programma per domenica 21 aprile, mentre con una vittoria per i biancorossi e una sconfitta dei lombardi sarebbero i Bulls ad avere il destino nelle proprie mani. La partita sarà arbitrata dai signori Bartoli, Almerigogna e Spessot; a presentarla il capo allenatore della San Giobbe, Giovanni Bassi.
A Roma una grandissima vittoria. La reazione dei ragazzi è arrivata anche dalla spinta dei tanti tifosi al seguito?
“Sicuramente ci hanno dato una grande mano. Onestamente i ragazzi hanno sentito un po’ la pressione della partita all’inizio, poi, dopo il primo quarto, sono arrivati trenta minuti di grandissimo livello, applicazione e anche qualità”.
Altro fattore determinante l’apporto della panchina.
I ragazzi usciti dalla panchina hanno proprio cambiato l’inerzia e il ritmo della gara. Raffaelli, Chapelli e Visintin non sono nuovi a questo tipo di prestazioni e spesso portano energia diversa. Hanno girato la partita e nel secondo tempo hanno dato più tranquillità ai vari senatori anche se, per la nostra squadra, parlare di senatori è quasi una barzelletta”.
Cosa è cambiato dal periodo negativo di fine 2023?
“Dietro c’è il lavoro e il fatto di essere riusciti ad allenarsi con più effettivi rispetto al passato. In più la crescita di alcuni ragazzi che all’inizio dell’anno avevano difficoltà a livello tecnico e che invece adesso stanno in campo con grande serenità e autorità. Dall’altro l’arrivo di Gaddefors ha dato sicuramente più consapevolezza a tutti. Anche adesso che è infortunato sta dando una grande mano”.
Bicchiere mezzo pieno per aver recuperato tanti punti in questi mesi o mezzo vuoto per essere ancora all’ultimo posto della classifica?
“Ne parlavo qualche giorno fa con un mio ex assistente. Dentro questa stagione, a prescindere da come finirà, credo ci siano tante bellissime storie. Ragazzi che sono cresciuti, hanno lavorato e che stanno provando a fare una cosa vicina all’impossibile. Sottolineando il fatto che chi retrocederà tra noi e Orzinuovi non è l’ultima squadra di questo campionato. E questa è una cosa importante da dire. Retrocederà una squadra che non è ultima”.
Alla penultima giornata evidente la differenza di valori tra girone verde e girone rosso.
“Facile dirlo ora, io lo dico dall’inizio. L’altro girone ha le due squadre più forti ma da lì in poi non c’è confronto. Senza voler nominare quelle del girone verde, una squadra come Cento, che da noi molto probabilmente non farà i playoff, di là sarebbe quinta o sesta. E questo secondo me è indiscutibile. Non solo, aggiungo che i nostri diciotto punti hanno un peso specifico diverso se rapportati all’altro girone. Però questo è un discorso da bar. La realtà è che dobbiamo vincere due partite”.
Domenica arriva Trapani. Che partita dobbiamo aspettarci? Componente psicologica fondamentale?
“Deve esserlo. Piedi per terra perché arriva quella che forse è la squadra più forte della storia di questo campionato. Sono tante le cose da fare vicino alla perfezione e la perfezione non esiste. La stiamo preparando al meglio delle nostre possibilità. Parola d’ordine un possesso alla volta. Se puoi vincere un possesso puoi vincere la partita”.
Essere primi da tempo può cambiare qualcosa per Trapani a livello mentale e nella preparazione della partita? “Queste sono dinamiche che sapranno loro. La cosa certa è che sono consapevoli che ogni loro sconfitta fa tanto rumore, il rumore dà fastidio e quindi sicuramente arriveranno motivati. Speriamo di fare un po’ di rumore”.
Come domenica scorsa e anche di più servirà l’aiuto dei tifosi. “Ovviamente c’è bisogno di tutti. Non possiamo promettere di vincere la partita perché il divario è enorme ma possiamo promettere che daremo tutto quello che abbiamo e anche quello che non abbiamo”.