Umana San Giobbe Chiusi ad Agrigento per la sesta giornata della fase a orologio con il nuovo acquisto Heinonen e lo stesso quintetto della partita con Cremona con Tilghman in cabina di regia, Stefanini, Dellosto, Jerkovic e Possamai da centro.
Primo canestro di Stefanini che sblocca la gara dalla lunga. Agrigento accorcia sul ribaltamento, ma il numero quindici in maglia rossa ha la verve giusta e mette a bersaglio altri tre punti. Con pazienza la Fortitudo va meno due, Stefanini però è mortifero e, in rapida successione, ne mette altri cinque portando l’Umana 6-11. Agrigento è sul pezzo, la tripla di Cohill vale il meno uno. Frizzante l’avvio dalla distanza dei Bulls a bersaglio con Jerkovic e poi con Stefanini in lunetta per il più quattro a poco più di tre minuti dalla prima pausa. Allunga la San Giobbe con Possamai, mentre i siciliani riescono a tamponare solo ai liberi. Jerkovic timbra ancora dall’arco, Possamai sfrutta l’assist al bacio di Chapelli e l’Umana scappa 14-23. L’ultimo squillo è di Meluzzi: il tempino va in archivio 16-23. Ancora Meluzzi, questa volta da tre, a inaugurare il secondo quarto. Risponde Heinonen con il primo canestro in biancorosso. Dura più fatica la San Giobbe a trovare la via della retina in questo inizio di periodo, ma Agrigento è fallosa e i Bulls hanno opportunità in lunetta. Heinonen fa tre su tre e porta i toscani sul 23-30. Break dei padroni di casa, tutto firmato da Polakovich: Bassi chiama tempo sul 27-30. Dal parziale siciliano a quello ospite, poi nuovamente Agrigento. Le squadre si rispondono colpo su colpo e il tabellone dice 29-34 a quattro minuti dalla sirena. Un po’ di confusione da entrambe le parti, la spunta la caparbietà di Agrigento che dopo tre extra possessi colpisce con Ambrosin dall’arco. Bassi chiama ancora time out. Impatta Agrigento sfruttando la mancanza di precisione della San Giobbe, poi Stefanini e Tilghman restituiscono un possesso di vantaggio ai biancorossi. Finale di nuovo favorevole ai Bulls: Heinonen segna anche dalla lunga e questa volta è Calvani a chiamare tempo sul 35-41 a cinquanta secondi dalla fine del primo tempo. Ultima azione per l’Umana che va a bersaglio con Tilghman chiudendo sul 35-43.
Tilghman apre il secondo tempo allo stesso modo di come aveva chiuso il primo, Stefanini in bello stile allunga ancora. Grande inizio per l’Umana, Agrigento tampona con Ambrosin ma il tabellone dice più undici sul 40-51. I siciliani provano a sfruttare le seconde palle in attacco per restare aggrappati ma i Bulls sono perfetti in attacco. Si allarga il divario in favore dei lacustri in vantaggio di tredici a metà tempino. Qualche errore di troppo in fase offensiva per la San Giobbe e Fortitudo che prova ad accorciare con cinque punti ravvicinati di Sperduto. Interrompe il break capitan Bozzetto da sotto il ferro, ma Agrigento continua a spingere e centra il bersaglio grosso con Meluzzi. Non è d’accordo Stefanini che sale a quota ventidue nel bottino personale e porta nuovamente dieci punti il gap. Dalle difficoltà riemerge la formazione biancorossa, Tilghman danza e sigla il 53-66 a un giro di lancette dalla fine del periodo. Ultima chance per i locali che però non riescono a penetrare le maglie toscane e chiudono il quarto sul 54-68. Sperduto da tre per la voglia di riscossa di Agrigento, Visintin schiaccia ma è ancora il numero quindici dei locali a timbrare dall’arco. Heinonen con la stessa arma, Sperduto si ripete ancora ed è 61-73. Ancora bersaglio grosso per Agrigento: Bassi ferma le operazioni sul più nove. Momento di scarsa lucidità offensiva per i Bulls, mentre i locali producono il massimo sforzo. 67-73 a poco più di cinque da giocare nei regolamentari. Blackout San Giobbe, Sperduto cecchino: altro time out per Bassi adesso a un solo possesso di vantaggio. Tilghman interrompe il parziale ma Agrigento è attaccata. Momenti caldi del match, siciliani spinti dal pubblico, Umana avanti di tre lunghezze. Ancora difficoltà in attacco per i biancorossi e Polakovich mette il meno uno. Gioco di prestigio di Stefanini canestro e fallo e punteggio sul 76-80. Due da giocare, Agrigento si riporta meno due e il finale si accende ulteriormente. Bonus esaurito per entrambe e lunetta che diventa decisiva. Ambrosin pareggia a ottanta, la San Giobbe è caparbia e con Jerkovic mette la bomba del più tre a cinquanta secondi dalla sirena. Tilghman in lunetta è glaciale e firma il più cinque. Polakovich per il meno tre, Stefanini in step back vale l’82-87 ma Agrigento non molla e a sei secondi e sette decimi si riporta a un solo possesso. Time out Bassi. jerkovic in lunetta mette il primo e sbaglia il secondo. L’Umana sbanca Agrigento 84-88.
“La rimonta di Agrigento è arrivata per merito loro più che per demerito nostro. Hanno fatto dei canestri veramente difficili e sono entrati in ritmo. A un certo punto ci è risultato complicato fermarli. Siamo stati bravi a non disunirci troppo, comunque, anche nel possesso sull’ottanta pari che ha rotto la partita, ci siamo fidati e invece di tirare al ferro abbiamo aperto per Jerkovic che ha fatto canestro. Sintomo di grande unità, ma questo non lo devo dire oggi. Il gruppo ci crede, è stata una grande rincorsa e adesso abbiamo preso Orzinuovi. C’è voluto tanto ma le rimonte vanno portate a termine. Adesso avremo di fronte una squadra fortissima, enorme e in un grande momento. Servirà un’altra grande impresa”.
Pari punti con Orzinuovi che però resta avanti per la differenza canestri generale. Saranno quattro finali per centrare l’undicesimo posto.
“Pensiamo alla prossima, ricarichiamo le energie e cerchiamo di avere una settimana tranquilla di allenamenti. Con serenità ma con la determinazione di quelli che da inizio anno vengono dati per ultimi e invece adesso sono lì”.
Ha debuttato il nuovo acquisti Heinonen. Pochi giorni con la squadra ma ha dato contributo.
“Ci stiamo conoscendo. Il ragazzo fin da subito ha dato grandissima disponibilità e in poche ore ha capito molto del nostro modo di giocare. Al di là dei canestri si è sacrificato in difesa e nonostante sia appena arrivato ha dimostrato un approccio super”.