Nei giorni scorsi l’Assemblea dei Soci della Misericordia di San Gimignano ha approvato il bilancio 2022. Un bilancio che si è chiuso molto faticosamente in equilibrio e che ha messo in evidenza alcuni dati clamorosi.
“Il più importante dei quali – afferma il Governatore Giacomo Bassi – riguarda la tassazione che lo Stato applica ad una Associazione come la nostra: nel 2022, fra tassazione diretta ed indiretta, lo Stato ha prelevato dalle casse della Misericordia ben 65.500 euro! Si tratta di una vergogna assoluta! Un’Associazione di Volontariato che raccoglie l’impegno di persone di buone volontà che si danno da fare per assicurare un servizio ai cittadini, spesso tamponando le lacune statali e regionali (nel 2022 la Misericordia di San Gimignano ha effettuato n° 3.593 servizi complessivi – di cui n° 2.186 ordinari con ambulanza e con mezzi attrezzati e n° 927 con Ambulanza di Emergenza – e 480 di trasporto sociale con auto e mezzi attrezzati, per un impegno di 8.863 ore di viaggio ed una percorrenza complessiva di 161.681 km.) e lo Stato che fa? Invece di ringraziare e sostenere questo impegno, applica una tassazione addirittura più pesante che nei confronti di imprese e società di servizi. Prendiamo ad esempio l’Iva: nessuno sgravio, nessuna detrazione o deduzione per la Misericordia, mentre ciò è consentito, giustamente, ad imprese ed aziende di servizi in base alla propria condizione fiscale. Un altro esempio? Il mondo dell’agricoltura gode di un prezzo molto agevolato per il carburante dei mezzi da lavoro, in cosiddetto “gasolio agricolo” che nel recente passato è stato fissato anche alla metà del prezzo del gasolio alla pompa. Ebbene, in questo Paese, le Ambulanze che salvano vite umane pagano il carburante a prezzo pieno alla pompa! Non potrebbero essere trattate almeno come un trattore agricolo??? Per non parlare dell’Irap che, con l’avvento della Riforma del Terzo Settore, è decuplicata e sempre la stessa Riforma ha prodotto una burocrazia che ci schiaccia. Con i soldi che ci ha prelevato lo Stato avremmo potuto fare alcune assunzioni per dare ai cittadini un servizio più ampio, avremmo avuto risorse per aggiornare i mezzi senza dover ricorrere alla generosità delle famiglie, avremmo potuto aiutare di più chi è in difficoltà economica, ecc. ecc.
In questo quadro – continua il Governatore Bassi – le tariffe dei rimborsi alle Associazione per i servizi che erogano per conto del Servizio Sanitario Regionale sono ferme al 2010 ed andrebbero adeguate almeno del 50% per renderle coerenti con gli aumenti dei costi che abbiamo subìto in questi anni. Credo che il sistema del soccorso e del trasporto socio-sanitario – conclude amaramente Bassi – sia di fronte ad una grave crisi di sistema, come dimostrano i casi delle Associazioni della Provincia Aretina e dell’Amiata, che se non viene affrontata subito ed energicamente dalle Istituzioni Regionali e locali, rischia seriamente di veder collassare un servizio essenziale per la cittadinanza, oltre a produrre licenziamenti e disagi non indifferenti per i territori.”