Si discute delle garanzie occupazionali dei lavoratori e della dislocazione territoriale delle sedi
Momentaneo stop nelle trattative tra Bassilichi e i sindacati di categoria sul nuovo piano di riorganizzazione annunciato lo scorso 27 marzo, che prevede cessioni di ramo d’azienda. Ieri si è tenuto a Firenze un incontro con la direzione, che ha prodotto le sue controproposte, dopo che il 7 aprile le sigle sindacali avevano avanzato le loro richieste a garanzia dei livelli occupazionali dei lavoratori e della dislocazione territoriale delle sedi. Le richieste di Bassilichi non sono collimate con le aspettative dei lavoratori, rendendo insoddisfatti i rappresentanti sindacali che hanno così avviato la procedura per un’ulteriore mobilitazione, dopo lo sciopero di due ore di oggi svoltosi in tutte le sedi nazionali Bassilichi (nella sede de la Tognazza si è tenuta stamattina l’assemblea coi lavoratori).
Il confronto con Bassilichi è quindi per ora rimandato in attesa cambino certe condizioni, ma l’azione dei sindacati continuerà su un tavolo istituzionale già richiesto con la Regione e con il Mise, a cui si spera possano partecipare tutte le parti in causa, tra cui lo stesso capogruppo Nexi.