Poco prima delle 20 di oggi, lunedì 14 aprile, è arrivata la firma sull’accordo con Beko alla presenza del Ministro Adolfo Urso, della sottosegretaria Fausta Bergamotto, delle sigle sindacali Fiom, Fim e Uilm, del Sindaco di Siena Nicoletta Fabio, del Presidente della Regione Eugenio Giani e della presidente della Provincia, Agnese Carletti. In questa occasione il Ministero Urso ha anche indossato la pettorina che in questi mesi di presidio ha contraddistinto i lavoratori senesi.
Cosa prevede l’accordo
L’accordo firmato prevede la chiusura dello stabilimento alla fine del 2025, con la successiva acquisizione del sito da parte di Invitalia, in concerto con il Comune di Siena, per avviare un processo di reindustrializzazione. I lavoratori avranno la possibilità di aderire a un piano di incentivi all’esodo, ricevendo un’indennità di 90.000 euro lordi se lasceranno volontariamente l’azienda entro dicembre 2025, oppure optare per una cassa integrazione conservativa della durata di 24 mesi, accompagnata da un contributo una tantum di 15.000 euro lordi.
Le dichiarazioni
Daniela Miniero, Fiom Cgil Siena: Siglato l’accordo quadro, è fatta. Il primo tempo di questa partita è stato vinto, adesso ci aspetta il secondo tempo, forse quello più importante. Oggi ha vinto il buon senso, la collaborazione e soprattutto la lotta dei lavoratori di Siena e siamo convinti che se la stessa forza verrà mantenuta anche per il secondo tempo porteremo a casa il risultato.
Giuseppe Cesarano, Fim Cisl Siena: Oggi tutte le parti hanno sottoscritto l’accordo, adesso la palla passa al territorio e dobbiamo lavorare su una reindustrializzazione efficace e spendibile per il territorio di Siena.
Massimo Martini, Uilm Uil Siena: Questa è una giornata importante, tutti gli attori di questa vertenza erano presenti. Grande soddisfazione per questa prima tappa che abbiamo raggiunto, da domani inizia un altro percorso e ci vedrà in pista come abbiamo fato in questi mesi per raggiungere la reindustrializzazione del sito di Siena