“Io domani voglio essere a Roma con voi perché voi siete l’espressione di un sentimento, di valori, di un’identità, di una schiena forte che ha la Toscana”.
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ai lavoratori Beko dello stabilimento di Siena in vista di domani quando è in programma un nuovo incontro al Mimit tra rappresentanti del governo, sigle sindacali e vertici dell’azienda che nell’ultimo incontro avevano presentato un piano industriale con la dismissione entro la fine del 2025 degli stabilimenti di Comunanza (Ascoli Piceno), Cassinetta (Varese) e Siena ed un esubero di circa 2mila lavoratori, 299 quelli senesi.
“Quella data va cancellata, questo stabilimento rimarrà aperto qualsiasi cosa accada, ci saremo noi insieme a voi a tenerlo aperto” ha aggiunto Giani specificando: “Quando un’impresa realizza un accordo ad aprile e a novembre chiude, significa che quell’accordo era stato vissuto in malafede e di questo ne dovranno rendere conto sotto tutti gli aspetti”. Noi ci ribelliamo e il Governo si deve ribellare, questa è la classica operazione in cui si sottraggono quote di mercato ma in realtà c’era la cattiva fede fin dall’inizio” ha sottolineato Giani che ha poi concluso: “Questa è una presa in giro, i toscani sono buoni e cari ma quando con l’ingiustizia si tocca quello che è più prezioso, il lavoro e le famiglie, noi ci ribelleremo tutti insieme”.