L’incontro di giugno tra il Ministro, i sindacati e Beko sarà fondamentale per il futuro dello stabilimento senese. I lavoratori si sono riuniti in assemblea e il messaggio trapelato è chiaro: se il tavolo del prossimo mese non dovesse tenersi o non dovesse andare come speriamo siamo pronti a mobilitarci. L’azienda non ha ancora fornito certezze per il futuro e, in attesa del piano industriale, nello stabilimento senese la cassa integrazione non si ferma.
“L’assemblea è servita per rappresentare lo stato delle trattative in corso ed anche per preparare i lavoratori ad una eventuale mobilitazione nel caso l’incontro di giugno non andasse bene” ha detto la segretaria generale della Fiom Cgil di Siena, Daniela Miniero.
Il segretario della Fim Cisl, Giuseppe Cesarano ha aggiunto: “Abbiamo illustrato la nota congiunta delle segreterie nazionali che hanno espresso preoccupazione per non avere ancora una data certa per l’incontro con azienda e Ministero. Ieri la sottosegretaria Bergamotto ha dato rassicurazioni e quindi a metà giugno contiamo che questo tavolo ci sia”.
Beko Europe e la vicenda dello stabilimento senese sono arrivati anche in Parlamento con il botta e risposta tra la sottosegretaria Bergamotto e il segretario regionale del Partito Democratico, Emiliano Fossi. L’attenzione su quanto sta accadendo, delle istituzioni e non solo, resta alta: “Per me è un aspetto positivo che sia arrivato in Parlamento e credo che Siena abbia giocato un ruolo importante per stimolare il Ministero. Siamo orgogliosi di aver collaborato con tutte le istituzioni” ha concluso Massimo Martini, segretario Uilm Siena.
