Passo importante nella notte per la vertenza Beko, l’incontro fiume al Tavolo Ministeriale si è protratto fini alle prime luci del mattino ma è stata trovata una prima intesa tra le parti con la firma di un accordo preliminare, i dettagli saranno resi noti da un comunicato stampa condiviso dai sindacati, ma intanto di seguito anticipiamo almeno una parte di quanto stabilito:
“Questo accordo prevede che Invitalia e il Comune saranno attori principali per la reindustrializzazione dello stabilimento Beko in viale Toselli. Parallelamente, sono stati delineati strumenti di sostegno per i lavoratori coinvolti:
– Incentivi all’esodo:
è previsto un incentivo di 90.000 € per coloro che lasceranno l’azienda entro dicembre 2025.
– Ammortizzatori sociali: è stata proposta una cassa integrazione della durata di 24 mesi di natura conservativa coprendo il periodo fino al 2027, con una tantum di 15.000 mila € per compensare la cassa integrazione a carico di Beko.
– Ci sarà un Question time del governo davanti al parlamento a garanzia della cassa integrazione.
– Inoltre, è stato individuato un advisor, Sernet, incaricato di trovare un nuovo soggetto industriale per il sito.
-L’obiettivo di queste misure è di garantire una transizione ordinata per i lavoratori e a promuovere la continuità produttiva e occupazionale del sito industriale.
Tale accordo sarà ratificato sul mandato assembleare che, per Siena, sarà il giorno 11 aprile, mentre il 14 aprile, salvo intoppi, il tutto potrebbe essere siglato davanti al ministro Urso.