Beko Siena, Giani: "Lo stabilimento non può chiudere"

Oggi l'incontro in Provincia a cui hanno partecipato, oltre al presidente della regione, la presidente della provincia Carletti ed i sindaci del territorio

Di Redazione | 17 Gennaio 2025 alle 14:34

Beko Siena, Giani: "Lo stabilimento non può chiudere"

In attesa della convocazione ufficiale al Tavolo Ministeriale la vertenza Beko torna in Provincia.

L’incontro ha visto la partecipazione dei Sindaci del territorio e del Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ed è stato propedeutico per confermare la linea comune con cui Siena si presenterà, nuovamente, a Roma. Lo stabilimento di Viale Toselli non può chiudere, ha ribadito Giani: “Sono stato presente al precedente Tavolo nazionale e ci ritornerò se sarà convocato a breve, come sembra. La Toscana non si può permettere la chiusura dello stabilimento senese, questa è una città che vive la dimensione turistica e culturale ma per l’equilibrio economico deve avere anche la dimensione industriale. Al Tavolo non si dovrà più parlare di chiusura al 31 dicembre 2025, questo è il primo punto che deve scomparire dalla trattativa con l’azienda”.

Il presidente ribadisce la “necessità di garantire la continuità occupazionale e produttiva del sito senese e che la multinazionale cambi il piano industriale”. Il giudizio sulla discussione odierna è positivo: “Vedo le istituzioni, le rappresentanze sindacali, oltre che le rappresentanze del mondo economico senese, molto compatte”.

“Stiamo valutando – aggiunge – una strategia comune per essere uniti nel per poter rivendicare i diritti dei lavoratori”. “E questo è importante – sottolinea Giani – perché in queste vicende non ci si deve dividere, ma si deve guardare all’interesse generale, quello circa 300 lavoratori, che sono stati ingiustamente e proditoriamente trattati come mai deve accadere”.

Di fronte a una vertenza di carattere nazionale che coinvolge oltre 4mila addetti, “Noi come Toscana dobbiamo essere molto decisi, molto attenti e molto presenti”, osserva il presidente, che parteciperà alla prossima riunione del tavolo al Mimit, attesa per la fine del mese, perché “il ruolo della Toscana deve essere un ruolo considerato dal governo nel modo dovuto”.

La vertenza Beko coinvolge più stabilimenti sul territorio nazionale e il messaggio che è uscito dall’incontro in Provincia è che Siena non dovrà essere l’agnello sacrificale: “Siena non può essere l’agnello sacrificale. E’ una sensazione che abbiamo avuto e noi dobbiamo essere uniti per ribadire con forza questa posizione” ha sottolineato la presidente della Provincia, Agnese Carletti.



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