Su Beko Europe “non c’è nessuno sbocco e soprattutto sta andando peggio, questa multinazionale turca ha comprato e non ha neanche provato a produrre; ci ha invece annunciato che licenzierà metà dei lavoratori e chiuderà metà degli stabilimenti, hanno comprato i marchi e le quote di mercato e la politica glielo lascia fare”.
Così Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom Cgil, parlando ai giornalisti durante la manifestazione a Siena per il rinnovo dei contratti dei metalmeccanici. “Fino ad oggi solo annunci, nessuna cosa concreta, e se glielo lascia fare la politica li fermiamo noi” ha aggiunto Tibaldi che, sulla Golden Power, ha poi sottolineato: “Se Urso è convinto avrà le sue ragioni ma per quanto ci riguarda se questa misura c’è e ci sono duemila licenziamenti, allora i conti non tornano”. “Sulla Beko la situazione è drammatica, la multinazionale è arrivata con un piano commerciale che tende a distruggere il settore produttivo ed elettrodomestico quindi al Governo diciamo che, al di là degli annunci della golden power, vogliamo i fatti; e vogliamo un piano industriale su cui confrontarci” ha detto il segretario Fim Cisl Massimiliano Nobis. “Noi chiediamo un lavoro dignitoso e dignitosamente retribuito, per questo oggi manifestiamo per il rinnovo del contratto ma anche per sventare e scongiurare il progetto di chiusura della fabbrica di Siena da parte di Beko; le due battaglie sono due facce della stessa medaglia” ha aggiunto Gianluca Ficco, segretario Uilm Uil.