Il presidio dei lavoratori di Beko continua. Il 2025, che secondo i piani dell’azienda dovrebbe essere l’ultima anno di attività dello stabilimento senese, è appena iniziato ma, in linea con quanto fatto anche durante le recenti festività, gli operai restano davanti ai cancelli del sito di Viale Toselli.
Con il passare dei giorni e delle settimane aumenta anche la preoccupazione dei lavoratori, anche perché da parte dell’azienda non arrivano segnali di dietrofront. Nel mese di gennaio dovrebbe tenersi un nuovo incontro al tavolo Ministeriale ma ancora non è stata comunicata una data certa: “Noi siamo sempre al nostro posto e lotteremo fino in fondo” ha detto Carlo Bianco, Rsu Beko Siena. Massimo Martini, segretario della Uilm Siena ha ribadito che “Siena nel piano industriale è la parte più debole. A Cassinetta l’area industriale è molto più grande, a Comunanza c’è capacità lavorativa e un bilancio in pareggio”.
Se il 20 gennaio non dovesse tenersi il tavolo Ministeriale, i lavoratori potrebbero nuovamente riunirsi in un corteo: “L’iniziativa più vicina è quella del 10 gennaio – ha detto Daniela Miniero, segretaria generale Fiom Cgil Siena -, una nutrita delegazione di Beko sarà a Livorno per il rinnovo del contratto metalmeccanico. L’altra mobilitazione sarà quella del 20 gennaio con un corteo cittadino dall’azienda alla stazione. Noi in quella data ci aspettavamo la convocazione al Mimit ma nell’ipotesi migliore arriverà a fine mese”.