Tensioni durante l’assemblea dei lavoratori di Beko Siena. Alle porte c’è l’incontro in Provincia e oggi all’interno dell’azienda si sono tenute due assemblee molto partecipate per discutere del futuro della vertenza. Il presidio permanente dei lavoratori starebbe iniziando ad infastidire l’azienda.
“Si sta vivendo una situazione particolare, non piacevole – ha detto Massimo Martini, Uilm Siena -. Ci sono persone che hanno pianto perché chiaramente c’è una sensibilità particolare, rispetto alle problematiche che attualmente stanno investendo la fabbrica, perché l’azienda ci sta chiedendo di caricare i prodotti. Noi siamo in difficoltà perché nei giorni di cassa integrazione insistiamo con il presidio, le proteste e con il blocco dei camion”.
Giuseppe Cesarano, Fim Cisl Siena: “L’azienda ci ha detto che, qualora il presidio durasse ulteriormente, rischiano di aumentare anche i giorni di cassa integrazione. Questo noi lo sapevamo, se da fastidio vuol dire che il presidio sta funzionando. Poi aspettiamo il nuovo incontro con il Ministro, la data che sta girando è quella a del 29 gennaio ma ancora non abbiamo conferme”.
La resistenza dei lavoratori nei giorni di presidio è messa a dura prova dalle basse temperature e l’arrivo di gazebo più adatti all’inverno è stato bloccato: “Io sottolineo il disagio di questi lavoratori che si trovano a presidiare dalle 06:00 alle 20:30 con delle temperature abbastanza probanti, soprattutto in questi giorni – osserva Daniela Miniero, segretaria generale Fiom Cgil Siena. Ci erano stati offerti dei gazebo chiusi ma, una volta avanzata la richiesta all’azienda, ci è stato detto che non potevamo montarli perché erano un po’ fuori misura e quindi travalicano la corsia dove passano i camion”.
In attesa della convocazione al tavolo ministeriale, venerdì è in programma l’incontro in Provincia e lunedì il corteo con partenza da Beko e arrivo alla stazione.
