Beko Siena, torna il presidio di fronte ai cancelli. I lavoratori valutano un nuovo corteo di protesta

Ancora nessuna convocazione ufficiale per il nuovo tavolo di confronto con l’azienda da tenersi al Mimit e annunciato per metà gennaio

Di Cristian Lamorte | 2 Gennaio 2025 alle 16:00

Il freddo, la pioggia e le festività natalizie non fermano il presidio dei lavoratori beko di fronte allo stabilimento di Siena. Il 2025 è iniziato come era terminato il 2024, nel segno della protesta dopo l’annuncio della multinazionale turca di voler chiudere il sito produttivo entro la fine di quest’anno. E gennaio sarà cruciale: intorno alla metà del mese dovrebbe tenersi un nuovo incontro al Mimit con i vertici dell’azienda, ma il confronto annunciato non è ancora stato convocato. Sempre entro la metà del mese i 299 lavoratori dovrebbero tornare in piazza per un corteo di protesta ed il caso Beko sarebbe stato portato anche sul tavolo del Prefetto di Siena per un confronto da tenersi nei prossimi giorni.

“E’ doveroso riprendere le nostre iniziative perché la nostra lotta deve continuare e deve continuare in maniera forte e decisa – sottolinea Massimo Martini della Uilm Uil di Siena -. Da stamani alle sei è ripreso il presidio davanti ai cancelli. Ci sono qui lavoratori che si sono anche attrezzati per poter fare un pranzo anche decente e quindi sono presenti e continuiamo nella nostra lotta. Chiaramente insieme stiamo programmando le iniziative del mese di gennaio, riteniamo importante continuare a creare iniziative e dare alla nostra vertenza ulteriore visibilità; stiamo pianificando le cose da fare”.

“Sicuramente non staremo con le mani in mano – aggiunge Stefano Borgogni della Fiom Cgil di Siena -. Abbiamo ricominciato stamani il presidio e, come ho detto più volte, se vogliono chiudere lo stabilimento ci troveranno qui. Abbiamo in testa tante cose per il mese di gennaio e stamattina ci siamo riuniti per capire un attimo le mosse da fare anche perché è giusto continuare a tenere alta l’attenzione. Cercheremo di fare cose visibili però rimarremo qui davanti a piantonare l’ingresso dello stabilimento”.

“Dopo una breve pausa siamo qui di nuovo ai nostri posti per far sentire ancora la nostra voce – dice Carlo Bianco della Fim Cisl di Siena -. E nonostante acqua, vento e freddo siamo qui e saremo qui per parecchi giorni. La nostra protesta avanza e sempre più convinti di quello che stiamo facendo”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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