Beko, Urso chiede continuità per tre anni. Azienda: "Fine produzione a fine 2025, disponibili a soluzioni dopo"

Tavolo ministeriale: Urso chiede continuità per tre anni, azienda conferma fine produzione alla fine del 2025 ma è a disposizione per trovare soluzioni per i prossimi due anni

Di Redazione | 30 Gennaio 2025 alle 17:30

Beko, Urso chiede continuità per tre anni. Azienda: "Fine produzione a fine 2025, disponibili a soluzioni dopo"

Beko, niente da fare: l’azienda conferma la fine produzione al 31-12-25, ma per i due anni successivi sono a disposizione per trovare soluzioni. 

Questo è quanto la multinazionale ha fatto sapere nel corso del tavolo odierno al ministero, durante il quale il ministro Adolfo Urso ha chiesto una continuità di tre anni.

Una situazione in fase di discussione in questi minuti al Mimit.

“Chiediamo – ha detto Urso – alla proprietà un nuovo piano industriale con almeno 300 milioni di investimenti, un vero piano Italia per fare di Beko un orgoglio del Made in Italy. Risorse necessarie per recuperare il divario di competitività, con investimenti nell’innovazione tecnologica dei prodotti e per modernizzare gli impianti presenti sul territorio nazionale, salvaguardando tutte le attività produttive”.

“Di fronte a questo impegno – ha aggiunto -, noi metteremo in campo gli strumenti del ministero e di Invitalia, come gli accordi di innovazione, i contratti di sviluppo o il Piano Transizione 5.0 per l’efficientamento energetico”.

Urso ha poi spiegato di aspettarsi dal Gruppo Beko “un piano industriale e occupazionale serio e assertivo, in linea con le prescrizioni della Golden Power, sia in riferimento alla sovrapposizione con gli altri stabilimenti Whirlpool in Europa, sia con quelli di Beko in Romania”. “Lo ribadisco – ha aggiunto – ancora una volta: tutti gli stabilimenti dovranno rimanere produttivi. Proprio per questo il sito di Comunanza, uno dei principali poli italiani dell’elettrodomestico, dovrà continuare a essere motore produttivo e occupazionale del territorio marchigiano: siamo impegnati a valorizzare un’eccellenza del sistema Paese”.

“Beko Europe – è la nota dell’azienda – ha partecipato oggi a Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, al quarto incontro del tavolo istituzionale relativo al Piano di trasformazione delle attività industriali italiane. L’azienda, nel corso dell’incontro, ha ulteriormente ribadito che il piano di trasformazione nasce da un’approfondita analisi del contesto strutturale italiano ed europeo, ed è quindi essenziale per raggiungere un assetto economicamente e finanziariamente sostenibile nel medio-lungo periodo in Italia”.

“Nel corso della riunione, Beko Europe ha condiviso un aggiornamento del piano già presentato lo scorso 20 novembre. Nello specifico, l’azienda sta valutando un investimento di circa 300 milioni di euro – di cui un terzo sarà destinato alla Ricerca e Sviluppo – in funzione di ulteriori discussioni e della stabilità delle proprie attività in Italia. L’azienda ha confermato che in Italia saranno basati importanti centri di Ricerca e Sviluppo, quali il Centro Globale del Design Industriale di Beko ed il centro globale per la categoria Cooking. È stato inoltre riconfermato che in Italia saranno basati i centri decisionali europei chiave per le funzioni strategiche, tra cui risorse umane, marketing, supply chain e Information Technology. Le attività di Consumer Care, il Centro europeo per le parti di ricambio e centro di ricondizionamento degli elettrodomestici usati continueranno a operare dall’Italia”.

“È stata altresì riconfermata la strategicità della presenza produttiva nel paese, concentrandosi primariamente sulla cottura e sulla refrigerazione da incasso. L’azienda ha ribadito la necessità di continuare nel percorso di efficientamento delle strutture italiane al fine di poter ulteriormente ridurre i costi fissi secondo il piano presentato. Beko Europe conferma disponibilità a valutare ulteriori aspetti del piano, che potranno essere compiutamente analizzati una volta emersa chiarezza sulla disponibilità degli strumenti di accompagnamento per i lavoratori e in base capacità dell’azienda di poter ridurre il livello dei costi fissi”.

“Beko Europe ribadisce il proprio impegno a continuare le interlocuzioni con Governo, Parti Sociali e Istituzioni locali nello spirito di miglior collaborazione possibile, al fine di individuare in modo collaborativo soluzioni concrete che rendano la produzione e le attività che resteranno in Italia ed in Europa sostenibili nel lungo periodo”.



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