Bezzini: "Basta guerre nel Pd, pensiamo al bene di Siena"

Di Redazione | 28 Ottobre 2016 alle 11:48

Bezzini: "Basta guerre nel Pd, pensiamo al bene di Siena"

Bezzini consigliere regionale del Pd interviene sul dibattito cittadino

“Ho pensato per diversi giorni all’opportunità o meno di scrivere questo intervento per il timore che possa essere mal interpretato o che possa innescare sterili polemiche. Visto l’agitazione del quadro politico senese di questi giorni credo che la preoccupazione sia fondata, ma in me prevale l’esigenza di raccontare correttamente un passaggio politico istituzionale delle settimane scorse”. E’ l’intervento di Simone Bezzini, consigliere regionale del Partito Democratico. “Poi ognuno trarrà liberamente le proprie valutazioni. Mi riferisco all’incontro tenutosi a Firenze al quale eravamo presenti, io, Scaramelli, Parrini, Mazzeo, Rossi, Barni, Masi e Valentini e sul quale si sono montate tutta una serie di congetture a mio avviso totalmente infondate. Dico subito che io ho accolto favorevolmente la convocazione di questa riunione per parlare dei problemi della città, tra l’altro in totale coerenza con gli indirizzi espressi dalla conferenza programmatica del Pd cittadino e alla vigilia dell’approvazione di un Piano Regionale di Sviluppo che necessita di essere integrato con una maggiore considerazione per i nostri territori, come è chiaramente emerso anche nell’incontro con le forze economiche e sociali che si è tenuto a Ruffolo recentemente.

“Il segretario Masi – ha scritto Bezzini – ci ha posto all’attenzione quattro grandi temi: 1. la necessità di una maggiore attenzione per l’Azienda Ospedaliera Universitaria in termini di implementazione di professionalità e di investimenti; 2. l’esigenza di accelerare gli interventi programmati e di dotarsi di nuovi obiettivi sulle infrastrutture (Cassia, Siena Firenze, Due Mari, collegamenti ferroviari); 3. il bisogno di rafforzare ulteriormente il sostegno al settore delle scienze della vita a partire da TLS; 4. la richiesta di un ulteriore sforzo per sostenere gli investimenti sul S.Maria della Scala. Su questo si è discusso, sono stati introdotte altre questioni programmatiche e l’attenzione maggiore è stata dedicata al tema della necessità di tutelare e rilanciare la sanità senese, riconoscendo comunque il valore di alcuni risultati conseguiti negli ultimi mesi in termini di investimenti. Dopodiché si è deciso che Rossi avrebbe promosso un approfondimento sui temi della sanità, un incontro tra le giunte, Comunale e Regionale, per poi arrivare a formalizzare un’intesa sui contenuti, considerando anche la possibilità di coinvolgere i livelli nazionali per le tematiche che dovessero incrociare anche le competenze del Governo. Francamente mi è sembrato positivo vedere impegnati i livelli locali e regionali del Pd sui problemi della sanità, delle strade, delle ferrovie, delle scienze della vita e della cultura. Sono temi che interessano la vita dei senesi e le prospettive della città. Magari mi sarei aspettato una reazione di questo tipo: “bene, ma passate rapidamente dalle parole ai fatti”.  Invece sì è scatenata una ridda di dietrologie e di congetture, che hanno generato una serie nutrita di fibrillazioni. Forse ci può essere stato un deficit di comunicazione e di coinvolgimento, ma ciò non deve inficiare il rilievo dei temi trattati e degli impegni assunti in piena coerenza con gli orientamenti maturati nel partito nei mesi scorsi”.

“Per dovere di cronaca – ha scritto ancora Bezzini –  va aggiunto che c’è stata una coda non prevista della riunione di cui sopra (in assenza di Rossi e Barni) dove il segretario regionale Parrini ha fatto un vigoroso appello a ritrovare l’unità del Pd e un pressante invito a smettere di litigare. Tesi da me ( e non solo da me spero) totalmente condivisa, che ha generato qualche scambio dialettico tra punti di vista diversi, ma, a mio modesto avviso, senza ulteriori divaricazioni rispetto a quelle già note. Che dire? Primo che con le nostre assurde schermaglie rischiamo di non essere considerati interlocutori credibili determinando la perdita di opportunità per il nostro territorio. Secondo, che rischiamo di allargare il fossato tra la politica locale e i senesi. Io ho la fortuna di incontrare ogni settimana tanti cittadini che mi pongono problemi concreti e ai quali non importa nulla di un teatrino totalmente avulso dalla realtà. Sarò ingenuo e idealista, ma credo che nel Pd si debbano abbandonare le logiche di rivalsa e i posizionamenti meramente tattici, per concentrare le energie nel dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini. Se battaglia deve essere, che sia almeno sull’idea di città e non sugli screzi tra i vari personaggi. Concludo ritornando al tema centrale dell’incontro. Mi auguro che le Giunte, mettano rapidamente a punto il percorso ipotizzato e auspico che le beghe della politica senese non ci facciano perdere un’opportunità. Se si gioca al tanto peggio tanto meglio, può anche perdere qualche avversario politico,  ma soprattutto perde la città”.



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