Biblioteca degli Intronati, approvato il bilancio: avanzo di amministrazione di 52mila euro

Ok dal Consiglio comunale. Diminuzione delle spese a seguito dell'emergenza sanitaria

Di Redazione | 30 Giugno 2021 alle 14:04

Biblioteca degli Intronati, approvato il bilancio: avanzo di amministrazione di 52mila euro

L’assemblea consiliare di Siena ha approvato oggi il rendiconto del bilancio 2020 della Biblioteca comunale degli Intronati, che ha registrato un avanzo di amministrazione di circa 52mila euro dovuto a una diminuzione delle spese, a causa dell’emergenza sanitaria.

“Per quanto riguarda le entrate – ha illustrato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – il Comune ha erogato un contributo, per la parte corrente, di 450mila euro, leggermente inferiore a quello previsto, in conseguenza delle minori spese per utenze e canoni durante il periodo di chiusura totale, per Covid, della sede, in aggiunta a un trasferimento corrente, non previsto, finalizzato alla realizzazione del progetto “Leggere Forte”, che ha visto la partecipazione delle scuole della conferenza zonale per l’educazione e l’istruzione della zona senese. Il finanziamento regionale, stimato nella previsione in 110mila euro, ha subito una riduzione attestandosi a poco più di 88mila euro. Si sono, invece, sostanzialmente mantenuti i trasferimenti dai Comuni e Unione di Comuni aderenti alla Rete documentaria e bibliotecaria senese (Redos). La Biblioteca è risultata, inoltre, beneficiaria del “Contributo per acquisto libri. Sostegno all’editoria libraria” di circa 10mila euro, nell’ambito delle misure del Ministero per i beni e le attività culturali per il riparto “Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali”. Redos ha poi partecipato al bando, indetto dallo stesso ministero, per l’assegnazione di risorse per il 2020, con un progetto denominato E-Library, godendo di un’entrata imprevista pari a circa 8.600 euro. Nonostante l’impossibilità di concedere alcuni servizi, si è registrato un aumento delle entrate di circa 7mila euro, rispetto alle previsioni, dovuto principalmente alla vendita di riproduzioni e relative royalties, anche grazie all’accordo di partenariato con la Humboldt-Universitat di Berlino, per il quale sono state fornite immagini per un corrispettivo di 5mila euro”.

“Le spese – ha proseguito Fazzi – a causa dell’emergenza sanitaria hanno subito diminuzioni, dovute alla mancanza di eventi e presentazioni, servizi educativi e didattica, e una conseguente contrazione delle utenze”.

Nonostante la chiusura al pubblico dal 9 marzo al 15 giugno dello scorso anno, gli obiettivi primari dell’istituzione sono stati perseguiti. È stato provveduto al riallestimento della Sala storica per garantire la riapertura al pubblico, in conformità al protocollo anti Covid, con la realizzazione di quattordici postazioni per la consultazione in sicurezza, oltre a opere di manutenzione ordinaria e straordinaria in vari locali dell’edificio.

I servizi di biblioteca pubblica (prestito, consultazione a scaffale aperto, Biblioteca per bambini e ragazzi), coperti in maniera consueta solo fino al 7 marzo, sono stati rivisti e riorganizzati, e potenziati i servizi a distanza come il reference, la fornitura di documenti, il prestito on line e la consultazione dei periodici attraverso la piattaforma Media Library On Line (MLOL), le iscrizioni in biblioteca, le risposte agli utenti, la fotoriproduzione con l’archivio digitale in cloud, la promozione alla lettura tramite i canali social. A fine anno ha preso il via anche il servizio di prestito presso alcune librerie in città.

Il programma della digitalizzazione degli archivi e la creazione della biblioteca digitale è proseguito confermando finalità legate alla salvaguardia e alla tutela del patrimonio antico e raro e, in parallelo, facilitando la diffusione della conoscenza e degli studi, offrendosi come veicolo di promozione e valorizzazione di tutta la Biblioteca e delle sue attività. Il progetto, giunto al termine, sarà disponibile a breve con la pubblicazione della piattaforma digitale di consultazione online.

Nel periodo della pandemia, grazie al servizio di digitalizzazione, per sopperire alla consultazione in presenza, è stato organizzato il servizio da remoto attraverso ricerche del personale bibliotecario per conto degli utenti e il conseguente invio di documenti digitali.



Articoli correlati