I sindacati indicano: Casole d’Elsa, Radicondoli, San Quirico d’Orcia, Chiusdino, Monticiano, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Murlo, Radicofani, Piancastagnaio e Castiglione d’Orcia
Si sta avvicinando il 28 febbraio, termine ultimo stabilito dal Governo per l’approvazione da parte dei Comuni del bilancio preventivo per l’anno 2018. CGIL, CISL e UIL, insieme ai sindacati dei pensionati SPI, FNP e UILP, fanno il punto della situazione sull’andamento della concertazione con le Amministrazioni comunali della nostra provincia.
“Il panorama è molto variegato, – spiegano le organizzazioni – innanzitutto vogliamo mettere in evidenza la definizione degli accordi già conclusi: è il caso di Torrita di Siena, San Gimignano e San Casciano dei Bagni; ad essi si aggiungono altri Comuni dove l’accordo è praticamente raggiunto, come Chiusi, Cetona, Montepulciano, Montalcino, Castelnuovo Berardenga e Buonconvento”. “Una situazione particolare accomuna Siena e Monteriggioni, – proseguono CGIL, CISL e UIL – con le quali, dopo un positivo confronto sulle linee generali, è sopraggiunta una situazione di chiusura delle Amministrazioni senza specifiche motivazioni”.
“Il rapporto con il Comune di Poggibonsi invece – continuano i sindacati – ha subìto una impasse dovuta a divergenze su alcuni aspetti di gestione riguardanti i servizi sovracomunali come la sanità e la raccolta dei rifiuti. Ci auspichiamo una ripresa del confronto per giungere ad una definizione che possa soddisfare entrambi le parti”.
“Con le Amministrazioni di Abbadia San Salvatore, Sovicille e Sinalunga – aggiungono le organizzazioni sindacali – sono stati effettuati degli incontri che devono trovare una definizione in questi giorni, e le previsioni di concludere degli accordi sono abbastanza ipotizzabili. Altri Comuni ci hanno fatto sapere che a breve ci convocheranno: è il caso di Trequanda, Monteroni d’Arbia, Sarteano, Colle di Val d’Elsa, Pienza, Castellina in Chianti, Rapolano e Asciano”.
“Non hanno invece dato cenno di disponibilità, nonostante che anche ad essi sia stata inviata sin dal mese di ottobre la nostra piattaforma sui bilanci – denunciano CGIL, CISL e UIL – gran parte dei Comuni meno popolosi – Casole d’Elsa, Radicondoli, San Quirico d’Orcia, Chiusdino, Monticiano, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Murlo – e gran parte delle Amministrazioni dell’Amiata – Radicofani, Piancastagnaio e Castiglione d’Orcia. Ma non vogliamo credere che si voglia perdere l’occasione di confrontarsi con i rappresentanti dei lavoratori e dei pensionati, soprattutto tenuto conto che si tratta di scelte di bilancio che influiranno sull’andamento dei servizi e sulle tariffe di compartecipazione chieste ai cittadini”.
“Ricordiamo ad esempio – concludono i sindacati – che si parla dei servizi socio-sanitari territoriali, di trasporto pubblico e di altri servizi di interesse sociale, tra cui anche quello dell’abitare. Riteniamo che per i Comuni sarebbe importante poter condividere con noi le problematicità dei territori e lavorare fianco a fianco per un miglioramento della qualità di vita dei cittadini, soprattutto per quanto riguarda le fasce più deboli della popolazione”.