Sul futuro della Fondazione Biotecnopolo di Siena prende posizione il Consiglio regionale, votando a maggioranza una mozione proposta dal gruppo PD, primi firmatari i consiglieri Marco Niccolai, che è anche responsabile sanità del Pd toscano, Anna Paris ed Elena Rosignoli.
L’atto approvato questa mattina in aula impegna la giunta regionale ad “attivarsi con urgenza nei confronti del Governo e dei ministeri competenti: al fine di conoscere le motivazioni che sottendono a tali rallentamenti nell’attuazione e nello sviluppo del progetto relativo alla Fondazione Biotecnopolo di Siena, ormai fermo da più di un anno e mezzo, e del Centro nazionale anti-pandemico, per risolvere quanto prima la suddetta fase di stallo che la Fondazione Biotecnopolo di Siena sta attraversando; per sapere quale sia l’entità delle risorse già stanziate e trasferite alle casse della Fondazione, sia per il Biotecnopolo che per il Centro nazionale anti-pandemico, le progettualità che si intende intraprendere nel breve e nel medio/lungo termine nonché l’ammontare degli investimenti previsti per i prossimi anni, anche in considerazione dell’importanza in termini di sicurezza sanitaria e delle potenzialità che tali entità potrebbero esprimere per il tessuto economico del territorio”.
Si assiste a un incomprensibile stallo del progetto del Biotecnopolo senese ormai da più di un anno e mezzo – ha detto Niccolai illustrando la mozione – Tutto ciò senza apparenti motivazioni evidenti, sebbene la Fondazione BTP rappresenti un’infrastruttura strategica per la città, per la Regione Toscana e per l’Italia, soprattutto in termini di sicurezza sanitaria e di attività di ricerca scientifica, presentando risvolti economici e occupazionali di rilievo per l’intero territorio. Un eventuale fallimento di questo progetto rappresenterebbe un danno per l’intero Paese che si vedrebbe privato di una funzione di sicurezza sanitaria di carattere strategico, oltreché reputazionale nei confronti del mondo scientifico, trasmettendo un messaggio negativo a tutti gli attori che operano nel campo delle scienze della vita.
Insomma – ha concluso Niccolai – oggi è tutto bloccato per evidente responsabilità del governo nazionale: occorre al più presto fare chiarezza sulle volontà di portare avanti il progetto e sulle risorse. Il Governo la smetta di tergiversare, si sta facendo un grave danno non solo a Siena e alla Toscana ma alla sicurezza sanitaria del nostro Paese, sicurezza che passa da un centro antipandemico nazionale».
«La vicenda Biotecnopolo – ha aggiunto Paris – evidenzia la presenza di un governo dove la mano destra non sa cosa fa quella sinistra: una lavora al nuovo statuto della Fondazione e l’altra ad una legge che punta a mettere a sistema le varie fondazioni in tema di ricerca e produzione di biotecnologie. Una, poi, litiga con l’altra per individuare il direttore amministrativo. E, inoltre, come se non bastasse, c’è chi toglie i fondi all’intero progetto. Un governo che non ha avuto il coraggio di parlare apertamente ai senesi e ai toscani, di dichiarare le sue intenzioni nonostante le continue sollecitazioni. Speravo – ha concluso Paris – che ci fosse la consapevolezza del fatto che è una follia far sfumare questa opportunità da parte di tutti, purtroppo così non è stato».
«Non vi è dubbio che il progetto di Biotecnopolo rappresenti una grande opportunità per Siena e per la Toscana tutta – ha detto Rosignoli – e per questo c’è bisogno di fare chiarezza sul suo destino, di impegnarsi affinché non rimanga bloccato. Per far questo occorre fare squadra nell’interesse non solo di Siena ma di tutta la Toscana».