Dopo settimane di silenzio assordante, il Biotecnopolo fa rumore in consiglio regionale. Dopo che il partito democratico aveva provato a scuotere le acque in una conferenza stampa unitaria, a cui non è stata data risposta, sono stati gli stessi dem a fare approdare nell’assise di Palazzo Pegaso il “mistero” Biotecnopolo. Curioso che l’approdo sia avvenuto con un’interrogazione a firma Pd, a cui ha risposto un assessore sempre Pd. Ma andiamo per gradi.
La Fondazione Biotecnopolo di Siena è una struttura che promuove la ricerca applicata e l’innovazione nel campo delle scienze della vita, i cui membri fondatori sono ben quattro ministeri (Economia e Finanza, Imprese e Made in Italy, Ministero della Salute, Ministero dell’Università e della Ricerca). La Fondazione nasce come progetto a valenza strategica nazionale, dopo l’esperienza della pandemia, per garantire la sicurezza sanitaria del nostro Paese e per tutelare la salute delle persone di fronte al rischio di nuove ondate pandemiche, attraverso una propria dedicata articolazione denominata “Centro nazionale anti pandemico” (CNAP).
“Da tempo però – spiega Anna Paris, consigliera regionale del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione alla Giunta regionale in merito alle prospettive del progetto di sviluppo – la Fondazione vive una situazione di stallo. Da un anno, da quando è entrato in carica il nuovo Governo, tutto si è fermato e non si hanno informazioni sulle motivazioni. C’è stato un preoccupante spoil system e un Cda insediato ben sei mesi fa che non dà segni di vita. Nessuno si prende la briga di fornire informazioni, né i ministeri competenti, tanto meno i membri del Cda”. “È gravissimo che, dopo tutti il lavoro svolto dal mio partito affinché le risorse fossero destinate alla Fondazione – tuona Paris –, non ci siano prospettive e progetti futuri chiari. È un affronto per Siena e per tutta la comunità toscana”.
Pronta la risposta dell’assessore alla salute Simone Bezzini che accoglie l’assist della collega di partito. “Siamo davanti a una fase di stallo e di incertezza per il futuro – ha detto Bezzini –. Serve un chiarimento perché si tratta di un progetto strategico non solo per la Toscana, ma per tutto il Paese, e in questo senso la preoccupazione espressa dalla consigliera Paris è da me sicuramente condivisa. Bezzini ha poi spiegato che, dopo l’atto costitutivo della Fondazione Biotecnopolo e la nomina degli organi “Il nuovo Governo ha deciso, con un meccanismo di spoil system, di cambiare il presidente e alcuni componenti del cda”. Da allora tutto è fermo. “Anzi, un intervento del sindaco di Siena fa prefigurare che il governo abbia in carniere cambiamenti di linea rispetto alla missione e alla prospettive della struttura”. Con il risultato, ha concluso Bezzini, “che non c’è alcuna attività concretizzata, né logistica, né organizzativa né di ricerca”. L’assessore ha chiesto informazioni al presidente del Biotecnopolo, e al momento è riuscito solo in questi giorni a fissare un prossimo appuntamento, in cui spera di avere qualche dato in più.
Bocche cucite sul fronte centrodestra in Consiglio Regionale ma a difendere l’operato del Governo sono stati gli esponenti senesi di Fratelli d’Italia Enrico Tucci e Bernardo Maggiorelli. “Stupisce come l’assessore Bezzini senta solo oggi l’urgenza di entrare in merito all’operatività del Biotecnopolo – spiegano in una nota –, dati finora i suoi endemici silenzi ed assenze sul tema. Nel prendere atto che l’assessore stia facendo solo molto rumore per nulla, vogliamo però ricordagli i fatti. Il Governo Meloni ha istituito due tavoli tecnici interministeriali e si è già messo al lavoro sulla revisione dello statuto. L’assessore Bezzini, infatti, forse non ricorda che l’impianto originale del progetto Biotecnopolo è stato soggetto a critiche e ad una necessità di revisione e modifiche suggerita già dal precedente CdA, la cui composizione si sovrappone parzialmente a quella attuale; sono infatti soltanto due i consiglieri sostituiti, ed una di queste figure, in precedenza inesistente, è stata aggiunta in virtù non solo delle sue competenze specifiche, ma anche perché espressione del territorio. Elemento quest’ultimo che caratterizza l’attenzione del Governo Meloni alle peculiarità di ogni tessuto produttivo del nostro paese. Il nuovo CdA non ha quindi potuto far altro che ereditare una situazione già critica, che necessitava di profondi cambiamenti, e non ha potuto che chiedere quindi all’esecutivo di prendere in carico alcune questioni dirimenti. e la risposta del Governo non è mancata: la sensazione di stallo che tanto accora l’assessore Bezzini è solo apparente quindi, perchè sia il CdA che i Ministeri stanno lavorando per trovare soluzioni a problemi già noti, sia con il precedente governo che con il precedente CdA”.
Il tempo stringe, così come si fa sempre più stringente l’alone di mistero sulle prospettive del progetto Biotecnopolo. C’è chi invoca chiarezza, c’è chi difende l’operato di Governo. Alle parole della politica fa eco il silenzio sul futuro. Ed alzano la voce i rumors sull’ipotesi trasferimento altrove del biotecnopolo o del solo hub antipandemico.