Biovita chiude, se ne va uno dei pochi ristoranti vegetariani di Siena. Pronta una nuova gestione

A rilevare il locale due giovani senesi, Gemma Natale e Ilaria Guidotti, da anni impegnate nel mondo della ristorazione.

Di Simona Sassetti | 9 Settembre 2024 alle 13:30

Biovita chiude, se ne va uno dei pochi ristoranti vegetariani di Siena. Pronta una nuova gestione

Il primo ristorante vegetariano di Siena, Biovita, che aprì il 23 marzo 2015 quando ancora la cucina senese non parlava veg e bio, chiuderà domani 10 settembre. Dopo quasi dieci anni e una scommessa vinta dalla titolare Cristina Porciatti, che è riuscita ad inserire nelle abitudini di molti senesi una pausa pranzo dettata dal mangiare bio, il locale di Massetana Romana cambierà volto e per questo in tantissimi sono passati oggi a pranzare per l’ultima volta nel loro locale preferito. Una pausa pranzo composta da un piatto tris composto da cereali, verdure e legumi che dieci anni fa sembrava avanguardia, ma che da un po’ di anni a questa parte aveva sempre di più convinto i palati di tutti, non solo vegetariani. Un piatto che mancherà a molti, ma Porciatti rassicura non sarà un addio. “Domani sarà il nostro ultimo giorno di apertura prima del passaggio di testimone. È solo un arrivederci – afferma –  sono felice di aver condiviso dieci anni di scambi, relazioni, contatti indimenticabili in questo lungo viaggio”. Un viaggio che ha spaziato oltre alla cucina naturale, vegetariana e macrobiotica. Negli utlimi anni, infatti, Biovita ha creato appuntamenti di riflessione, cultura, musica e anche benessere con una sala relax e massaggi.

Da domani Biovita saluta Siena, ma in quel locale arriveranno due giovanissime senesi Ilaria Guidotti e Gemma Natale pronte a dare slancio e vitalità alla loro nuova attività. Due donne, due giovani imprenditrici, che si metteranno alla prova inserendo alla cucina vegeteriana (che resterà nel loro menù) anche molte novità.

 

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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