Botte, minacce e violenze sulla ex: Polizia arresta 52enne, sconterà tre anni in carcere

Polizia individua a Salerno mette in manette imprenditore: tra il 2018 e il 2020 a Siena fece vivere un calvario alla sua ex

Di Redazione | 14 Settembre 2022 alle 10:30

Botte, minacce e violenze sulla ex: Polizia arresta 52enne, sconterà tre anni in carcere

Un incubo fatto di umiliazioni, violenze fisiche e verbali sulla compagna: imprenditore 52enne, P.F, è stato condannato a 3 anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici. L’arresto è stato eseguito a Salerno, dove l’uomo si trovava, ma i fatti risalgono al periodo in cui l’uomo viveva a Siena con la ex (2018-2020). Una convivenza terribile, tanto che la donna si era rivolta alla Squadra Mobile della Questura di Siena per sporgere denuncia ed era stato disposta il provvedimento cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento alla vittima.

“L’uomo, spesso preda di scatti di ira e comportamenti aggressivi dovuti alla dipendenza da alcool e sostanze psicotrope, minacciava la donna di morte e sofferenze – racconta la Questura di Siena – spesso dopo essere tornato a casa tardi la sera completamente ubriaco. Ed è proprio in quelle circostanze che l’uomo la sottoponeva ad umilianti rapporti sessuali, nonostante i vani tentativi di lei di negarsi”.

Da qualche anno, in realtà, proprio per questi motivi, i due si erano di fatto separati, anche se il 52enne tornava saltuariamente a casa per cambiarsi e fare la doccia, vivendo una vita parallela di cui lei non voleva saperne. Tuttavia, in un paio di circostanze raccontate dalla vittima, dopo una breve assenza da casa, l’aveva ritrovata completamente in disordine e con tracce inequivocabili di ore passate a bere e ad assumere sostanze stupefacenti (cucchiai anneriti, accendini, bustine scartate ecc).

La paura che le due figlie, entrambe minorenni (all’epoca dei fatti rispettivamente di anni 15 e 13) potessero un giorno assistere a tale scene, inducevano la donna, 48 anni, a chiudersi in casa la notte, ma nelle occasioni in cui si incrociavano nell’abitazione, lui dava sfogo ai suoi comportamenti. In un episodio l’uomo aveva afferrato la moglie al collo, quasi soffocandola, e, dopo aver mollato la presa, le lanciò contro il telefono cellulare, colpendola alla fronte provocandole una ferita guaribile in sei giorni, come aveva stabilito il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Siena.

Fatti confermati anche da alcuni testimoni, dai quali la vittima si era rifugiata per paura di essere raggiunta dall’indagato e subire ben più gravi conseguenze. La stessa paura la costringeva ad allontanarsi momentaneamente da Siena, per trascorrere qualche tempo al sud, con la sua famiglia di origine. Ma l’incubo non è finito perché le minacce di morte nei confronti di lei e della maggiore delle figlie (colpevole di non rispondergli al telefono) continuavano, così come le accuse di averlo tradito con altri uomini.

Un autentico calvario: il giorno dopo le lesioni, nell’agosto del 2020, la donna finalmente si decise a rivolgersi alla Polizia, e trattandosi di un tipico caso di “codice rosso”, la Squadra Mobile ha preso in mano la questione e condotto le indagini, in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Siena. A quasi due anni dalla misura cautelare impostagli dal magistrato inquirente, gli uomini della Squadra Mobile hanno trovato P.F. in Provincia di Salerno, e lo hanno tradotto nel più vicino carcere, a scontare una pena di tre anni di reclusione



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