Brunori Sas e Lucio Corsi, si respira aria di Siena a Sanremo

Brunori Sas a Siena ha studiato all'Università e lavorato come parcheggiatore notturno, e qui si è fidanzato con l'attuale compagna Simona Marrazzo. Lucio Corsi ha mosso i suoi primi passi nei locali del centro storico

Di Silvia Sclavi | 12 Febbraio 2025 alle 20:00

Brunori Sas e Lucio Corsi, si respira aria di Siena a Sanremo

C’è anche un po’ di Siena sul palco dell’Ariston di Sanremo. E una Siena che ha successo, stando almeno alle prime indiscrezioni sul gradimento dei pezzi, dopo la prima serata che si è svolta ieri.

Nella top 5 della sala stampa ci sono infatti due cantanti (cantautori per la precisione) le cui storie si intrecciano con quelle della nostra città, a cui sono stati e sicuramente sono ancora molto legati. Stiamo parlando di Brunori Sas (al secolo Dario Brunori), che a Siena non solo ha studiato e si è laureato in Economia e Commercio, ma ha anche lavorato come parcheggiatore notturno, ha fatto l’arbitro di calcio e si è fidanzato con Simona Marrazzo, la donna che è ancora oggi al suo fianco. Un amore sbocciato al mitico “Bibò”, che l’artista calabrese cita tra l’altro in una sua canzone “Maddalena e Madonna” e dal quale è nata nel 2023 Fiammetta, la figlia a cui è dedicato il delicatissimo brano che ha portato per il suo debutto a Sanremo: “L’albero delle noci” che racconta la gioia di diventare genitori, ma anche l’incertezza e la sensazione di inadeguatezza che spesso accompagna questo grande cambiamento della vita.

Anche la storia di Lucio Corsi, ha in qualche modo un legame con Siena. Il 31enne originario di Vetulonia, già dieci anni fa muoveva i primi passi nei locali del centro storico, uno su tutti La Diana. E nella scorsa estate è stato protagonista di uno dei concerti di ‘Vivi Fortezza’, che presentò proprio ai microfoni di Radio Siena Tv, dove si è confermato una delle più interessanti personalità musicali della sua generazione.

Con la sua “Volevo essere un duro”, brano che racconta con ironia la frustrazione di chi desidera essere un duro appunto, ma si ritrova a fare i conti con la propria sensibilità e vulnerabilità, Lucio è stato uno dei più applauditi e convincenti della prima serata del Festival e ora cresce l’attesa per la serata delle cover con l’esibizione insieme a Topo Gigio, sulle note di “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno. In attesa del verdetto finale del pubblico, a Castiglione della Pescaia intanto è tutto pronto per festeggiare al ristorante di famiglia di Macchiascandona.



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