Cala la produzione di camper in Valdelsa e a pagare sono i lavoratori

50 i contratti non rinnovati, Fiom Cgil: “Va definita crisi”

Di Cristian Lamorte | 1 Agosto 2024 alle 19:00

L’onda lunga degli incrementi di produzione e vendita post covid adesso si fa sentire. La camperistica in Valdelsa vive l’effetto elastico dopo il biennio 2022 e 2023 e a pagare sono i lavoratori. Circa 50 quelli con contratto a tempo determinato a cui non sarà rinnovato il rapporto di lavoro. Ma guai a chiamarla flessione di mercato, il termine più appropriato è crisi.

“Quella che viene definita flessione di mercato ma che, per quanto attiene ai mancati rinnovi contrattuali e perdita di posti di lavoro, andrebbe definita crisi – sottolinea la segretaria provinciale della Fiom Cgil Daniela Miniero -. Quando si lasciano a casa numeri importanti di lavoratori con un’anzianità anche importante, per noi è crisi”.

Il paradosso sta nel fatto che proprio quei lavoratori, seppur precari, sono stati fondamentali per lo sviluppo di produzione e vendita che il settore della camperistica si sta lasciando alle spalle. Ma la risposta alla crisi di mercato non può essere il mancato rinnovo dei contratti di lavoro.

“Tutto questo è il frutto non tanto di una crisi di mercato ma è la conseguenza di un mercato drogato dalla bolla covid e da alcune scelte di mercato – aggiunge Miniero -. Il punto è: in un settore che ha registrato degli utili importantissimi, per usare un eufemismo, possibile che adesso la gestione di un momento di flessione debba essere a danno solo dei lavoratori? E’ una cosa non solo ingiusta da un punto di vista etico e sociale, ma che grida vendetta”.

Cristian Lamorte

Giornalista dal 2006 ama il suo mestiere perché gli consente di alzarsi ogni mattina senza sapere cosa farà del resto del giorno. Ama le storie, quelle da leggere e quelle da raccontare. Detesta chi guarda invece che osservare, predilige un ricco silenzio ad un povero sproloquio. Nel tempo libero si dedica ai libri e al cammino, in un costante passo dopo passo lungo la linea sottile tra ragione e follia. La stessa linea che lo spinge a ricercare ogni giorno, dopo essersi svegliato, una nuova pagina da scrivere.



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