L’anticiclone africano si fa sentire e questa è la settimana, secondo tutti i modelli meteorologici, in cui anche a Siena si registrerà il picco di temperatura. Prima conseguenza di questo aumento repentino di temperature sono i malori causati dal caldo, per questo il primo ad essere monitorato è il pronto soccorso. Alle Scotte di Siena si registra un notevole aumento negli accessi legati al caldo. Ad affermarlo il dottor Giovanni Bova, direttore del Pronto soccorso del policlinico Le Scotte. “Abbiamo in questo periodo una media di 180 ingressi al giorno, ieri abbiamo registrato però un picco di oltre 200 ingressi – sottolinea Bova -. Siamo dunque sopra la media, se consideriamo gli accessi al pronto soccorso generale e a quello oculistico. L’incremento è legato in primis alla patologia da calore, dall’eritema ai crampi legati ad un eccesso di sudorazione o di termodispersione, fino al colpo di calore. Poi vediamo un aumento di accessi per la traumatologia a causa della maggiore mobilità d’estate e quindi un aumento di incidenti stradali e anche quelli domestici, come le cadute. Infine arrivano pazienti per punture o morsi di animali”.
Serve dunque buonsenso per non intasare i pronto soccorso ma anche per vivere al meglio queste giornate di caldo estremo. “Ci sono categoria particolari per cui serve maggiore attenzione, ovvero bambini, anziani e tutti coloro che hanno patologie, che prendono dei farmaci e che in questo periodo devono rivedere la terapia. Per tutti serve buonsenso. Visto che passiamo più tempo in auto per viaggi e spostamenti, evitiamo di farlo nelle ore più calde; areare l’auto e non lasciare persone o animali all’interno della vettura in sosta, parcheggiata al sole. Evitare di stare a lungo sotto i raggi del sole; poi bere molto, bevande non alcoliche, attenzione anche al caffè; indossare indumenti di colore chiaro e non aderenti; occhio alla conservazione di farmaci, da non tenere esposti al sole; e per chi segue terapie farmacologiche valutare con il proprio medico o lo specialista la possibilità di riduzione e misurare una volta in più la pressione”.