Estate è sinonimo di sole, caldo, mare e vacanza. Ma per chi non è in vacanza l’estate è anche lavoro. In questi ultime settimane è tornato un clima torrido atipico per il mese di agosto e quando le temperature diventano proibitive chi deve lavorare corre dei seri rischi. Sono soprattutto le professioni che operano all’aperto e le professioni faticose che stressano il fisico a poter mettere a dura prova la salute delle persone. Per questo esiste un’équipe di medici specializzati nell’Ufficio Prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro dell’Asl Toscana Sud Est che controllano continuamente il rispetto di certi parametri di sicurezza lavorativa e che sono a disposizione per darci indicazioni e consigli utili su quando le temperature sono troppo elevate.
“L’idratazione è fondamentale – sottolinea Anna Cerrano Ufficio Pills Usl Tse Valdelsa a Siena Tv – si deve bere di media 1 litro di acqua l’ora, le persone devono andare a lavoro già idratate, si deve bere a prescindere. Altra regola è non essere mai soli, qualora un lavoratore si senta male può essere così prontamente soccorso”.
Sono diversi i sintomi più evidenti riconducibili ad un malore dovuto da un colpo di calore. Importante è saperli riconoscere così da prevenire un gravi conseguenze, anche estreme visto che non è solo un modo di dire: si può morire di caldo. “Di caldo si può morire – evidenzia Cerrano – il colpo di calore può uccidere, ci sono le lipotimie, con giramenti di testa, fatica a fare le attività quotidiane, alcuni soggetti poi sono più suscettibili al calore, come i cardiopatici, i diabetici, chi ha problemi alla tiroide, di insufficienza renale, chi fa uso di anticoagulanti, è fondamentale la sorveglianza sanitaria”.