“Finalmente ci sono riuscita: l’avevo promesso a mia mamma e poi a me stessa. L’avrei fatta tornare a Triora il paese in cui è nata. Purtroppo, anche a causa del lockdown, non ho potuto realizzare questo desiderio. Allora, dopo la sua morte, ho deciso di farla arrivare qui, attraverso le mie gambe e portandola nel cuore”.
E’ felice Camilla. Ha realizzato un sogno. “Ho pensato di raccogliere fondi per QuaVio (Associazione Qualità della Vita in Oncologia) la onlus senese che le è stata accanto fino all’ultimo. Il sistema sanitario pubblico ha funzionato e mia mamma, Aurelia Benedetta, è stata sottoposte a cure palliative all’interno dell’hospice Campansi di Siena”.
Anche la gente ha risposto bene apprezzando l’idea della nostra protagonista. Più di 600 chilometri percorsi a piedi in 22 giorni: raccolti 1100 circa che saranno devoluti all’associazione citata di cui è presidente Vanna Galli.
Curiosi domandiamo informazioni sul cammino. “Ho seguito la via Francigena fino a Sarzana e poi ho usato strade e sentieri privilegiando i tratti che mi hanno permesso di essere maggiormente a contatto con la natura senza rischi: a, quasi dimenticavo, ho incontrato anche una famiglia di cinghiali!”.
Camilla ha raccontato, ora per ora, tutti i suoi passi sui principali social. La sua impresa, dunque, non sarà dimenticata. Ora però è tempo di tornare a casa. “Si, domani tornerò dalla mia famiglia. Non vedo l’ora di riabbracciare mio figlio Tulio. Sono sicura che sua nonna Aurelia stia sorridendo dal cielo invitandomi a rientrare per riprendere il mio ruolo di mamma”.
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