Non ignorare i campanelli di allarme e correre ai rimpari finché si è in tempo. La Fiom Cgil di Siena denuncia le criticità che stanno vivendo i lavoratori del settore camper. Sono circa sessanta i contratti di lavoro a tempo determinato che non sono stati rinnovati per quanto riguarda i dipendenti di aziende dell’area senese della Valdelsa che, se sommati anche alla zona fiorentina, diventano circa 180. Chiari segnalo di allarme secondo la Fiom Cgil: “Si sono fatti forza di una contrattazione che dal 2019 ad oggi ha dato completa libertà di gestire la flessibilità di mercato (accordo non firmato dalla Fiom, ndr) – ha detto la segretaria generale Daniela Miniero. Oggi riescono a lasciare a casa 300 persone (complessivamente, ndr) senza tutela. Condanniamo questo modello di fare impresa e la mancanza di una contrattazione difensiva per i lavoratori. Chiediamo, per quando ci sarà uno sblocco della produzione, che i lavoratori a cui è scaduto il contratto abbiano un diritto di precedenza rispetto agli altri”. Nell’occasione Daniela Miniero ha lanciato un appello alla Fim Cisl, dato che le due sigle sindacali non sono unite in questa vertenza: “Quando siamo uniti le rivendicazioni sono più forti e c’è più possibilità di portare a casa un risultato positivo per i lavoratori. Non possiamo limitarci a monitorare”. Il mancato rinnovo dei contratti a tempo determinato potrebbe essere solo l’inizio di un problema più grande: “Noi abbiamo già richieste di cassa integrazione per settembre – ha chiarito Miniero -. La Giottiline ha fatto pervenire una richiesta di tre settimane e la Trigano non ha escluso di fare uso di ammortizzatori sociali”.
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Camperistica, Miniero (Fiom Cgil): "Lavoratori lasciati a casa è segnale di allarme. La Fim Cisl contratti insieme a noi"
La Fiom Cgil di Siena denuncia le criticità che stanno vivendo i lavoratori del settore camper
Di Redazione | 6 Agosto 2024 alle 18:33
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