Cancro da amianto, uno studio Unisi avanza dubbi sull'efficacia di alcune terapie

Ad affermarlo uno studio condotto dall'Università di Siena in collaborazione della Sbarro Health Research Organization del professor Antonio Giordano

Di Redazione | 14 Marzo 2022 alle 21:30

Alcune terapie provate per combattere il cancro da amianto non sarebbero efficaci: è questo il fulcro di una ricerca partita dall‘Università di Siena che ha visto la collaborazione della Sbarro Health Research Organization, del Gime e di un gruppo internazionale multidisciplinare di ricercatori da diverse istituzioni tra Stati Uniti, Regno Unito, Irlanda, Italia e Israele. Il problema di fondo sarebbe l’impianto dei maxi-trial sui quali poggia il via libera ai nuovi farmaci per combattere il cancro da amianto.

“In questo studio ci siamo occupati anche di valutare quali sono i risultati delle sperimentazioni cliniche disponibili per questa patologia così grave – afferma il professore dell’Università degli Studi di Siena e direttore dello Sbarro Institute Antonio Giordano – Purtroppo abbiamo visto che il disegno di molti di questi protocolli innovativi non è stato accurato. I risultati dimostrano chiaramente che i protocolli di immunoterapia non hanno avuto nessun effetto sulla sopravvivenza o nel migliorare la qualità dei protocolli terapeutici già disponibili“.

Le nuove tecnologie sono comunque una risorsa fondamentale per la guerra contro il cancro da amianto, ma è ancora necessaria molta sperimentazione. “Torniamo a sviluppare lavoro di ricerca scientifica – dice Giordano – cerchiamo di migliorarne la qualità e la precisione dei farmaci e non avventiamoci su una tecnologia interessantissima ma che ha ancora bisogno di molto sviluppo“.



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