Sarà discusso domattina al Tribunale di Siena il riesame del sequestro del cantiere del supermercato Esselunga in via Massetana Romana a Siena. L’edificio in fase di completamento era stato messo sotto sigilli da Carabinieri Forestali e Polizia Municipale il 4 settembre, in esecuzione di “un provvedimento di sequestro preventivo impeditivo e finalizzato alla confisca obbligatoria emesso dal Gip Andrea Grandinetti presso il Tribunale di Siena su richiesta della locale Procura”, che ipotizza il reato di lottizzazione abusiva materiale.
Al centro ci sarebbe “la realizzazione – ha spiegato la Procura di Siena – di una nuova costruzione che determinerebbe un’apprezzabile trasformazione edilizia della zona in contrasto con Plurime norme di pianificazione urbanistica ed in assenza di un necessario piano di lottizzazione o altro atto equipollente”.
Il sequestro è stato eseguito come provvedimento cautelare in relazione ai 5 indagati coinvolti: se ne tornerà a discutere domattina dinanzi al collegio guidato dal presidente Simone Spina, chiamato a decidere se confermare o revocare la misura. Restano dunque ancora in bilico i 100 lavoratori già assunti dall’azienda, al momento impiegati in altre sedi, ma che dovevano essere trasferiti a Siena entro la fine dell’anno. Esselunga in una nota si era difesa rivendicando di aver ricevuto “legittimo permesso di costruire nel 2022 nella piena liceità, confermata anche da sentenze amministrative definitive”.