Sono centinaia i cittadini che riscontrano difficoltà e ritardi nel ricevere i certificati di fine isolamento o quarantena dopo contatti con positivi o ad avvenuta guarigione dal Covid. Vista la grande confusione creatasi per via dei ritardi accumulati nelle pratiche da sbrigare, Maurizio Pozzi segretario FIMMG Siena (federazione medici medicina generale) puntualizza a Siena Tv come i medici di famiglia non siano autorizzati a rilasciare certificati che per legge spettano all’autorità sanitaria e all’ufficio igiene. Sono giorni intensi infatti per i medici di medicina generali, letteralmente tempestati di chiamate e richieste cui non possano ovviare.
“Siamo di fronte a una fase pandemica di dimensioni vaste, il numero dei contagiati è altissimo, per fortuna c’è la protezione vaccinale e a quanto pare per adesso, una minore aggressività della variante, dunque i casi che evolvono in malattia e ricovero sono ridotti. Essendo altissimo il numero, diventa importante però anche il lavoro delle terapie intensive” premette Pozzi.
“La struttura è andata rapidamente in difficoltà per quanto riguarda le pratiche legate alla liberazione di chi era in isolamento o in quarantena, i medici di famiglia si sono sobbarcati di una quantità inusitata di telefonate e richieste perchè altri uffici non riescono a smaltire i compiti dovuti – racconta -c’è una difficoltà enorme, ogni medico riceve centinaia di telefonate al giorno, e sopperisce a compiti di altri. Spero ci venga riconosciuta questa dedizione, per andare incontro ai nostri pazienti, e dare sollievo a chi è isolato in casa” continua Pozzi.
“L’Usl adesso deve spiegare quale sono compiti da effettuare, così si eviterebbe un rimbalzo di una quota di chiamate. Il medico non può sostituire l’ufficio di igiene che fa i certificati di quarantena, isolamento, termine isolamento e quarantena – precisa – non ci sono provvedimenti che ci autorizzano a rilasciarli, chi lo fa commette una infrazione robusta. Siamo chiamati a prescrivere i tamponi, quelli sì, e a seguire i pazienti. Ma non possiamo rilasciare – ribadisce – certificati di fine isolamento o fine quarantena”.