“Siamo in campagna elettorale, ma io non partecipo”. Poi “prima di sparare a zero ci si informi su quello che si fa”. E ancora “i suggerimenti non si danno sulle cose che già si fanno. L’ascolto ai cittadini e al mondo del volontariato c’è sempre stato e continuerà ad esserci”. Parole che suonano come sciabolate quelle del dg dell’Aou Senese Antonio Barretta in risposta, più o meno velata, alle critiche ricevute nelle ultime 24 ore sul caos al pronto soccorso dovuto al numero crescente di accessi. Nei confronti del dg, dopo la “tirata di orecchie” del primo cittadino di ieri, è arrivata puntuale oggi anche quella dell’assessore alla sanità Francesca Appolloni. “Il mondo del volontariato lo incontro una volta al mese – risponde Barretta -. Con il comitato di partecipazione dei cittadini ci siamo già incontrati molte volte in questi ultimi mesi, proprio sul Pronto Soccorso. Inoltre, sono stato criticato nell’invitare la cittadinanza a non venire al pronto soccorso quando non è urgente. Sul sito si vede live quanti codici 1,2,3, 4 e 5 ci sono in attesa. Venire quando c’è meno affollamento, se non è urgente, significa dare una mano al pronto soccorso e a sé stesso”.
E non usa certo il fioretto, Barretta, per rispndere all’attaco del sindaco Luigi De Mossi. “Questi sono temi da affrontare con il comune e con gli enti locali, non è che deve risolvere tutto l’azienda universitaria da sola”. Ad innescare la miccia delle polemiche, delle repliche e controrepliche, è stata la giornata di lunedì quando si sono registrate lunghe code di ambulanze per l’accesso al pronto soccorso. “Quel giorno sono arrivate 42 ambulanze – rispiega Barretta, analizzando quanto successo-, il 30% dei pazienti è arrivato con l’ambulanza. Una percentuale elevatissima. In più lunedì 70 erano codici 4-5. È giusto, comunque, che l’azienda rifletta dai momenti di crisi e cerchi di capire come evitarli”.
Per questo il dg delle Scotte ha incontrato questa mattina il dg dell’Asl Toscana Sud Est Antonio D’Urso per attuare un piano d’emergenza che eviti situazioni incandescenti, e non solo per le temperature. Per sopperire a quest’ultime Barretta provvederà a realizzare entro la prossima settimana un percorso ombreggiato con una tendostruttura, oltre a un servizio di rifocillamento per i pazienti dentro ai mezzi di soccorso e per gli equipaggi. “Il piano che attueremo – spiega Barretta -, che io concorderò con il mondo del volontariato e con l’azienda sanitaria in questi giorni, prevederà un sistema di alert che scatterà quando raggiungeremo certi livelli di soglia di occupazione al Pronto Soccorso. Quando avremo un sistema di occupazione saturo andremo ad aprire altri 12 posti letto che abbiamo già identificato nell’ospedale. Posti letto che attiveremo nei casi di emergenza per evitare che le ambulanze formino fila. Superato anche il secondo livello di soglia noi avviseremo il 118 che dovrà avere un filtro di selezione più elevato, evitando di portare codici 3-4-5 che provengono da altri territori”.