Risulta vulnerabile il sistema dei trasporti che collega il sud della provincia a Siena, soprattutto se sottoposto alla massiccia presenza degli studenti pendolari. Infatti non sono mancate in questi giorni le segnalazioni di pullman stracarichi, assembramenti alle fermate e studenti rimasti a terra una volta superata la soglia dell’80 per cento. Soglia che non viene sempre rispettata. “Dipende – rispondono gli studenti – certe volte ci fanno entrare tutti, altre volte dobbiamo aspettare l’altro bus”. All’interno di un autobus extraurbano che transita per Monteroni d’Arbia alle 7 di mattina i posti a sedere (come si vede dalla foto) sono totalmente occupati e ci sono anche molti studenti in piedi lungo il corridoio per tutta la tratta.
Si torna a respirare solo dopo la fermata della Coroncina quando la metà dell’autobus si svuota. Da notare comunque il totale rispetto delle norme da parte dei passeggeri che indossano tutti la mascherina, ma dalle immagini che abbiamo ricevuto vediamo che non c’è areazione, i finestrini sono chiusi ovunque. Inoltre gli stessi studenti segnalano che non tutti gli autobus provenienti sia da Buonconvento che da Montalcino sono pieni. E’ il primo che passa ad essere preso sempre d’assalto.
Ci sono infatti pullman che partono semivuoti ma che a metà strada e dopo qualche fermata si riempiono e altri che restano dentro la soglia dell’80 per cento. Stessa storia per i pollicini urbani, sopratutto quelli che si caricano di studenti da buona parte della provincia che scendono alla Coroncina per raggiungere le scuole nel centro cittadino. È bastato, infatti, restare pochi minuti alla fermata dell’autobus per vedere quanto è semplice superare l’80% di capienza massima consentita all’interno del bus.
Se ne sono resi conto gli studenti che non hanno trovato posto a bordo e se ne sono resi conto anche i genitori, spesso protagonisti di un servizio taxi tanto necessario quanto improvvisato e difficilmente conciliabile con gli impegni lavorativi. Le tante segnalazioni arrivano anche agli amministratori locali, soprattutto quelle riguardanti il ritorno. E’ quello il viaggio peggiore. I posti limitati non garantiscono a tutti gli studenti il servizio e spesso chi arriva tardi è costretto a raggiungere altre fermate, rischiando di perdere gli ulteriori pullman e restare dunque a piedi. Quelli che riescono ad entrare non se la passano meglio, perché numerose sono le testimonianze di assembramenti fin dalle prime fermate che prelevano i vari studenti nelle varie scuole. Come ci segnalano nella tratta che collega Siena fino a Torrenieri, Montalcino e San Quirico. Nonostante proprio quel servizio sia stato potenziato e non accolga al suo interno i pendolari che devono raggiungere Monteroni d’Arbia e Buonconvento. Per non parlare delle mascherine che a scuola e anche all’interno del pullman sono tirate sin sotto gli occhi (come impongono le regole di utilizzo), ma nell’attesa alla fermata non tutte sono al suo posto. Sono sempre sotto il mento, quando va bene.