Caporalato, braccianti sfruttati nelle campagne senesi: un arresto

Un bracciante ha fatto arrestare un caporale dopo l'amputazione di un dito. I carabinieri scoprono un sistema di sfruttamento di operai marocchini nelle campagne di Siena, Prato e Firenze

Di Redazione | 20 Marzo 2025 alle 18:30

Caporalato, braccianti sfruttati nelle campagne senesi: un arresto

E’ stato scoperto dai carabinieri un ampio sistema di caporalato in agricoltura, che sfruttava braccianti anche nel territorio senese, con base a Castelfiorentino dopo la denuncia di un bracciante sfruttato a cui peraltro gli era stato amputato un dito dopo un incidente sul lavoro, ma fu convinto a dichiarare che si era fatto male in un incidente domestico.

I carabinieri ora però hanno arrestato ai domiciliari, col braccialetto elettronico, un marocchino accusato di caporalato, lesioni colpose aggravate, impiego di lavoratori senza permesso di soggiorno e violazioni in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro. In tutto sono stati trovati e identificati dai carabinieri 18 lavoratori sfruttati, tutti marocchini, dei quali otto senza permesso di soggiorno, o senza titoli per lavorare.

Secondo i carabinieri, tra Empoli e Castelfiorentino c’era la base di un collaudato sistema di reclutamento e sfruttamento di numerosi lavoratori stranieri, in grave stato di bisogno. Per queste caratteristiche, il ‘caporale’ avrebbe corrisposto una paga irrisoria e incerta, e costretto gli operai a orari di lavoro molto lunghi oltre a ospitarli in alloggi inadeguati.

Le indagini sono scattate nel giugno del 2023 quando un lavoratore marocchino, irregolare in Italia, ha presentato denuncia. L’uomo ha raccontato di essersi infortunato durante la potatura di un ulivo e di aver subito l’amputazione di un dito, dichiarando che aveva avuto un infortunio domestico.



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