Caporalato in agricoltura, Biagianti (Flai Cgil): "Siena non esente. Lavoratori dal Pakistan e dal Bangladesh, ma non sono i soli coinvolti"

La Toscana ha aderito insieme alle Regioni Lazio, Abruzzo, Marche e Molise, al progetto interregionale Soleil che prevede misure di presa in carico e accoglienza, e misure per far emergere situazioni di sfruttamento, sia attraverso la fase ispettiva e di controllo, sia con azioni di supporto a lavoratrici e lavoratori

Di Simona Sassetti | 2 Dicembre 2024 alle 14:00

“Caporalato e sfruttamento in agricoltura: la necessità di un nuovo approccio” è questo il titolo dell’iniziativa organizzata da Flai Cgil e Cgil di Siena e della Toscana che ha visto sul tavolo un tema che coinvolge il territorio senese. Ad evidenziare criticità e proposte di soluzioni è stato Andrea Biagianti, Segretario Generale FLAI CGIL Siena. “È sotto gli occhi di tutti che il fenomeno del caporalato e dello sfruttamento in agricoltura riguarda anche il nostro territorio – spiega – . Dobbiamo aprire una discussione anche per provare a porre in essere degli strumenti concreti. La situazione, infatti, come ha dichiarato anche il prefetto Pirrera – , coinvolge i centri di accoglienza straordinaria che diventano dei veri e propri luoghi in cui reperire manodopera, che poi viene sfruttata molte volte da aziende contoterzisti. E questo è un fenomeno a cui dobbiamo porre assolutamente dei rimedi e dobbiamo iniziare una discussione che riguarda tutti i soggetti coinvolti. È chiaro – sottolinea – che non possiamo far finta che questo non accada. Stiamo parlando prevalentemente di migranti che vengono dal Pakistan, dal Bangladesh, ma il fenomeno non riguarda soltanto lavoratori stranieri”.

La Toscana ha aderito insieme alle Regioni Lazio, Abruzzo, Marche e Molise, al progetto interregionale Soleil che prevede misure di presa in carico e accoglienza, e misure per far emergere situazioni di sfruttamento, sia attraverso la fase ispettiva e di controllo, sia con azioni di supporto a lavoratrici e lavoratori.  Ad illustrare nel merito il progetto Soleil è stata l’assessora regionale a formazione professionale e lavoro, Alessandra Nardini. “Un progetto finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, grazie all’allora ministro Andrea Orlando, ed è un progetto a cui teniamo moltissimo proprio per l’approccio che viene messo in campo, un approccio integrato che vede coinvolto non solo l’assessorato all’Istruzione, che ha svolto  il ruolo di capofila, ma anche altri assessorati regionali. Parliamo di 4 milioni per quanto riguarda il nostro territorio, come Regione Toscana abbiamo reputato fin da subito fondamentale aderire a questo manifestazione di interesse del Ministero del Lavoro perché crediamo che la piaga dello sfruttamento lavorativo meriti la massima attenzione nel contrastarla e crediamo anche si debbano superare alcuni retaggi, alcuni stereotipi. Intanto lo sfruttamento lavorativo non riguarda solo il Sud del nostro Paese e non riguarda neanche solo l’agricoltura, perché sono coinvolte, purtroppo anche altri settori del nostro tessuto economico produttivo.  Devo ringraziare davvero di cuore la CGL, che fin da subito, insieme alle altre parti sociali, ha dimostrato una grande attenzione rispetto a questo fenomeno e anche la volontà di lavorare in rete e fare squadra.i tengo a sottolineare anche un altro aspetto. Molto spesso accanto allo sfruttamento lavorativo c’è anche la scarsa sicurezza  in cui lavorano lavoratrici e lavoratori operano, scarsa sicurezza e scarsa attenzione alla salute, perché i due fenomeni sono spesso inscindibilmente legati. Promuovere un’occupazione legale significa anche promuovere un’occupazione più sicura anche dal punto di vista della tutela della salute, della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti”.

Simona Sassetti

Nasce a Siena nel 1991, lavora a Siena Tv dal 2016. Ha scritto prima sul Corriere di Siena, poi su La Nazione. Va pazza per i cantanti indie, gli Alt-J, poi Guccini, Battiato, gli hamburger vegani, le verdure in pinzimonio. È allergica ai maschilismi casuali. Le diverte la politica e parlarne. Ama il volley. Nel 2004 ha vinto uno di quei premi giornalistici sezione giovani e nel 2011 ha deciso di diventarlo



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