Oggi l’Arma dei Carabinieri celebra il 209° annuale della fondazione. Un importante compleanno festeggiato anche dai militari del territorio senese presso il comando di viale Bracci, preziosa occasione per analizzare i principali numeri dell’anno 2022, riferiti a operazioni promosse, reati combattuti e risultati ottenuti.
Nella Provincia di Siena operano oltre 500 Carabinieri, distribuiti su 55 presidi (42 Stazioni Carabinieri e una Tenenza, un Gruppo Carabinieri Forestale da cui dipendono 10 Stazioni Carabinieri Forestale, un Reparto Carabinieri Biodiversità e un Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro). Una presenza capillare che non ha eguali e che va dalla più piccola frazione al capoluogo di provincia, per garantire prossimità e vicinanza al cittadino.
La prossimità comporta una precisa responsabilità: procedere – a Siena e provincia – per oltre l’80% dei reati consumati che vengono denunciati a tutte le forze di polizia. Nel 2022 sono stati 6.241 i delitti perseguiti dai reparti dell’Arma nell’intera provincia di Siena, con un lieve aumento rispetto al 2021. Il trend è confermato anche nel primo quadrimestre dell’anno in corso, con 2.050 delitti denunciati a fronte di 1.955 nel medesimo periodo dello scorso anno.
In particolare i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà oltre 2.150 persone nel 2022, con un aumento del 6% rispetto al 2021, mentre sono oltre 600 i denunciati nel primo quadrimestre del 2023; arrestato (in flagranza di reato o con provvedimento dell’A.G.) 103 persone nel 2022 (+14% rispetto al 2021) e 39 nei primi 4 mesi del 2023 (+ 20% rispetto al 2022).
I delitti di maggiore frequenza risultano essere i reati in danno del patrimonio, con particolare riferimento ai furti, tornati ai livelli precedenti alla pandemia, che hanno fatto registrare un incremento sia nel 2022, rispetto al 2021, sia nei primi 4 mesi dell’anno in corso. Viceversa, risultano in diminuzione i delitti di truffa e frodi informatiche e i reati rientranti nella cosiddetta violenza di genere (maltrattamenti e atti persecutori soprattutto).
In deciso aumento, invece, i reati riguardanti gli stupefacenti, che dall’inizio del 2023 hanno fatto registrare una crescita del 10% e un incremento degli arresti del 300%, con 21 misure restrittive eseguite dall’Arma nei soli primi 4 mesi dell’anno in corso. Su tale fronte, particolare risonanza hanno avuto due importanti operazioni di polizia giudiziaria eseguite tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. Le principali operazioni: la prima, denominata CUPIDITAS, eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi, con l’esecuzione di 11 misure cautelari personali nel territorio nord della provincia, soprattutto nei Comuni della valdelsa senese e fiorentina; la seconda, denominata EDICOLA, eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Montepulciano, con l’esecuzione di 10 misure cautelari personali nel territorio sudest della provincia, con particolare riferimento ai comuni della valdichiana senese ed aretina. Si è mantenuta costante l’attività di prevenzione sul territorio, con un numero complessivo di oltre 22.000 servizi preventivi nel 2022 (una media di 60 pattuglie al giorno) e l’effettuazione di oltre 73.000 controlli di polizia.
Alle attività dei comandi territoriali dell’Arma si aggiungono quelle dei reparti speciali, che con i primi compongono un binomio operativo di particolare efficacia. Tra questi, si evidenzia l’attività svolta dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro.
Nell’anno appena trascorso sono state 132 le aziende controllate, per un totale di 389 posizioni lavorative esaminate, di cui 43 sospese per “lavoro nero” o per mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro. A questa direttrice si sono aggiunti i controlli contro il caporalato e, soprattutto, quelli finalizzati a verificare la percezione del reddito di cittadinanza, che hanno portato a 61 denunce, per un importo complessivo di quasi 300.000 euro di indebita percezione. L’impegno di questo reparto, in sinergia con le Stazioni territoriali e con quelle forestali, è di procedere anche nell’anno in corso prioritariamente al controllo dei cantieri edili e forestali per contrastare ogni forma di illecito e, in particolare, le carenze sul piano della sicurezza.
Particolarmente proficua è stata anche l’attività dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.
L’anno appena trascorso ha visto numerose restituzioni di beni oggetti di furto in passato: dal manoscritto del XV secolo trafugato dalla Biblioteca Comunale di San Gimignano al dipinto, sempre del XV secolo, raffigurante una Madonna con bambino, sottratto nel 1968 a Siena e restituito lo scorso febbraio al Museo dell’Opera del Duomo; dal reliquario di San Galgano, recentemente ritornato a Siena dopo il restauro presso i Musei Vaticani ai corali e alle miniature asportate dalla Basilica di San Lucchese, a Poggibonsi, restituite alla comunità valdesana ed esposte altresì in una mostra temporanea presso la Basilica di San Lucchese.
Non minor rilievo assume l’operato del Gruppo Carabinieri Forestale e delle Stazioni Carabinieri Forestale, che esprimono la “prossimità ambientale” dell’Arma dei Carabinieri. Nell’ultimo anno calendariale il personale forestale ha svolto 9655 controlli in tutti gli ambiti della specialità, accertando 145 reati, con 122 persone deferite all’Autorità Giudiziaria ed elevando 813 sanzioni amministrative a carico di 759 soggetti, per un importo sanzionatorio pari a 613.834,65 euro.
Nell’ambito dei servizi svolti nel contesto della tutela del territorio in generale, sono state svolte attività di accertamento nel campo della tutela del paesaggio, attività-urbanistico-edilizie, captazioni idriche, polizia fluviale, vincolo idrogeologico ed utilizzazioni forestali, che rappresentano una quota parte significativa dell’attività operativa posta in essere dalla specialità.
Il contrasto al fenomeno del consumo illegale di suolo, in considerazione del fatto che vaste aree del territorio provinciale risultano geomorfologicamente fragili e non indenni ai fenomeni calamitosi (frane, alluvioni), ha rappresentato un ambito di intervento che ha visto particolarmente impegnati i Carabinieri Forestali. Sono state accertate irregolarità piuttosto significative sia in ordine a dissodamenti e movimenti di terra in zone sottoposte a vincolo idrogeologico che difformità di carattere puramente urbanistico ed edilizio.
I controlli sulla corretta esecuzione delle utilizzazioni forestali e sul razionale utilizzo delle risorse idriche hanno evidenziato diverse criticità: sono state rilevate infrazioni sia amministrative che penali, aventi ad oggetto interventi irregolari eseguiti in difformità sostanziale dalle norme tecniche regionali, anche all’interno delle aree protette della Rete Natura 2000 e facenti parte del demanio idrico.
Nell’ambito dei servizi svolti a tutela del benessere animale e contrasto al bracconaggio, sono state eseguite numerose attività di accertamento, anche in esito a segnalazioni da parte di cittadini e/o Associazioni aventi ad oggetto episodi di maltrattamento di animali sia da affezione (soprattutto cani) che da reddito (allevamenti). Il contrasto alle attività di gestione illecita del ciclo dei rifiuti e di inquinamento delle matrici ambientali (acqua, aria, suolo) ha costituito un altro fronte di controllo da parte della specialità forestale dell’Arma, anche in considerazione delle implicazioni che tali fenomeni di illegalità hanno sulla conservazione dell’ambiente, del patrimonio naturalistico e della salute umana.
Alla loro attività si è aggiunta quella del Reparto Carabinieri Biodiversità di Siena, che gestisce cinque riserve naturali statali presenti sul territorio provinciale. Il personale della biodiversità garantisce altresì la conservazione di alcune razze di cavalli e asini in via di estinzione e, sulla base di un protocollo d’intesa con il Comune di Siena, amministra anche un pensionario dei cavalli del Palio.
Il Reparto tra la fine del 2022 ed il primo semestre del 2023 ha svolto un’intensa attività di educazione ambientale ed alla legalità, permettendo ben 27 visite guidate nelle riserve naturali a scolaresche di ogni età, oltre a tenere diverse decine di iniziative presso gli istituti, con la messa a dimora di ben 424 piante, tra cui 15 talee dell’“albero di Falcone”. Una iniziativa che, nell’ambito del più grande progetto nazionale “Un albero per il futuro”, ha visto piantumare anche nella provincia di Siena esemplari dell’albero cresciuto a Palermo, in via Emanuele Notarbartolo, di fronte alla casa del giudice Falcone, divenuto nel tempo il simbolo dell’impegno verso lo Stato e della lotta alle mafie.