Nuovo anno e nuovi rincari. Niente più accise ridotte dal primo gennaio su benzina e diesel, eliminato anche lo sconto residuo di 18 centesimi sul prezzo dei carburanti. Un rincaro di oltre il 10% voluto dal Governo che non ha prorogato il bonus e che colpirà tutti gli automobilisti e soprattutto gli autotrasportatori. Questo aumento del prezzo alla pompa preoccupa gli operatori del settore e anche il Direttore di Confcommercio Siena Daniele Pracchia che teme ripercussioni importanti sul comparto dell’autotrasporto.
“L’incidenza del costo del carburante pone un problema da subito, sono stati richiesti incontri con il ministero, il peso delle accise è alto rispetto al costo del prodotto, la capacità del Governo è ora trovare soluzioni a riportare costi carburante a livello sostenibile” sottolinea Pracchia.
Un appello diretto al Governo quindi che si torni a mettere mano sulle aliquote delle accise che competono direttamente alla volontà dello Stato italiano. Il problema alla base è che il prezzo dei carburanti ha un effetto diretto sull’andamento dell’inflazione, non fosse che oltre l’80% dei trasporti merci in Italia avviene su strada tramite camion alimentati a gasolio, carburante che, dopo l’embargo delle importazioni dalla Russia che fornivano oltre il 40% dei consumi di prodotti grezzi in Italia, segna stabilmente un prezzo maggiore anche di 10-15 centesimi al litro rispetto alla benzina, invertendo la situazione ante crisi.