Un nuovo caso relativo a telefoni cellulari entrati illecitamente all’interno del carcere valdelsano di Ranza a San Gimignano e finiti nelle mani dei reclusi. A scoprire due telefoni, ovviamente sequestrati, sono stati nei giorni scorsi gli agenti della Polizia Penitenziaria durante i costanti controlli operati per impedire l’ingresso nella casa circondariale di telefoni e stupefacenti, che come noto ospita 300 detenuti di cui molti sono numerosi ergastolani e personaggi del crimine organizzato, legati al traffico di droga.
Il lavoro degli operatori prosegue serrato nonostante una atavica carenza di personale rispetto a quanto previsto, segnalata anche durante la recente visita alla Ranza dell’onorevole Laura Boldrini e del senatore Silvio Franceschelli.