L’aggressione è avvenuta questa mattina alle 9.30. Domenica è stato sventato un suicidio
Tensione alle stelle al carcere di San Gimignano. Agli echi dell’inchiesta sui 15 agenti penitenziari indagati per minacce, lesioni, falso ideologico e torture su un detenuto si aggiungono nuovi episodi di violenza. Questa mattina alle 9.30 un detenuto tunisino ha aggredito un poliziotto nella sezione di media sicurezza, con un pugno allo stomaco. A quanto sembra, una reazione a seguito del rifiuto dell’agente di consentire di scendere all’aria in un orario non consentito. Domenica un altro detenuto psichiatrico aveva tentato di suicidarsi con i lembi di una coperta, una tragedia sventata per tempo. Il nuovo direttore Giuseppe Renna e il commissario Antonio sono attesi a una situazione esplosiva: nel frattempo i legali dei poliziotti indagati chiederanno al gip Alessandro Buccino Grimaldo di revocare la sospensione dei 4 agenti interdetti.
Francesco Basentini, capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, ha fatto visita ieri nella casa di reclusione: “Lavoro coraggioso della Polizia Penitenziaria. è troppo frettoloso e facile il giudizio di chi vuole avvicinare o sovrapporre questo episodio al lavoro coraggioso che fa la polizia penitenziaria a San Gimignano e in tutte le carceri italiane – ha detto – Ci aspettiamo come è giusto che la magistratura di Siena effettui tutti gli approfondimenti investigativi necessari per fare chiarezza. Qui, però, si deve difendere a tutti i costi il lavoro prezioso della polizia che è una risorsa dello stato civile”. “Sono sicuro – conclude – che si arriverà alla ricostruzione dei fatti per come sono avvenuti in modo compiuto”.