Una piaga a livello nazionale e che coinvolge anche il Carcere di Ranza ma in maniera meno significativa rispetto alla media. A dirlo è il garante dei detenuti dell’istituto penitenziario di Ranza Sofia Ciuffoletti in merito al sovraffollamento.
“Al 31 dicembre erano 311 detenuti per circa 250 posti, quindi il tasso di sovraffollamento c’era, ma i dati sono in miglioramento e a Ranza il contesto strutturale è particolare. Stiamo parlando del terzo polo penitenziario a livello nazionale e, non a caso, è chiamato campus penitenziario e questo vuol dire che ogni detenuto ha una cella singola”.
Recentemente il carcere di San Gimignano è tornato alla ribalta della cronaca per l’aggressione di un detenuto ai danni di un agente di polizia penitenziaria.
“Ranza oggi è totalmente dedicato all’alta sicurezza e quesito vuol dire che il trattamento è fatto per persone che rimangano in istituto per un tempo sostanziale”, ha specificato Ciuffoletti, che poi ha aggiunto: “Nel caso specifico, si parla di una persona italiana che è stata trasferita a San Gimignano. Sono eventi che vengono gestiti nell’ambito di un penitenziario che ha una direzione stabile grazie anche all’impegno dei suoi vertici, in collaborazione non scontata con il garante, e penso abbiano recuperato la situazione in un contesto generalmente problematico”.