Più di cinquecento studenti sono scesi oggi in Piazza del Campo a Siena per manifestare contro i fatti di Pisa e Firenze e per esprimere solidarietà a quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza. “Stop al genocidio” si legge infatti negli striscioni, “più ricciarelli meno manganelli”, poi “Ogni lotta chiama un’altra lotta”, “Contro le vostre manganellate, Piantedosi dimettiti”.
“Siamo scesi in Piazza per esprimere la nostra libertà di pensiero. Possiamo dire quello che vogliamo e quando vogliamo – ha affermato il rappresentante d’Istituto del Sarrocchi di Siena, Diego Maletta Aloe – . Quello che è successo a Pisa e Firenze è inaccettabile, perchè a Gaza c’è un popolo che da 75 anni è recluso in un pezzo di terra e adesso è bombardato ogni giorno. Quando viene reclusa la libertà di un popolo, viene reclusa anche la libertà di chi sostiene quel popolo. Non è democrazia manganellare persone in piazza”. Siamo qui per esprimere solidarietà per gli studenti aggrediti, ma soprattutto per dire che è un diritto essere liberi di essere in disaccordo con lo Stato – ha sottolineato la studentessa del Liceo Artistico, Dorotea Corsi -. Io ho aperto la manifestazione con una poesia, penso che questo presidio è stato importantissimo, perchè è un modo per farci sentire e per far vedere che noi coetanei ci stiamo sostenendo insieme”. Insieme a loro anche alcuni docenti, come Claudia Rao, insegnante del Liceo Artistico. “Ci sentiamo direttamente coinvolte – ha evidenziato Rao – , perchè ogni giorno insegniamo ai nostri studenti a prendere parola, ad impegnarsi alla crescita morale del nostro paese. Rispondere con i manganelli è un fallimento anche nostro che ci impegnamo a farsì che questi ragazzi vivano con coscienze libere. E’ il mio giorno libero ma non potevo non esserci”.
Durante la mattinata hanno preso in tanti la parola, a salutare la piazza anche Samuele Picchianti (Cravos Siena), ed erano presenti anche molti studenti universitari che insieme ai giovanissimi studenti delle superiori hanno più volte intonato “Bella Ciao” e “Siamo tutti antifascisti”. A mancare all’appello ogni tipo di bandiera, perchè fin da subito gli organizzatori hanno specificato che il presidio in Piazza del Campo doveva restare “apolitico”. Ma, come ha fatto notare ai cronisti il segretario generale della Cgil Siena Fabio Seggiani, “scendere in piazza ed esprimere la propria idea è già politica”. È emozionante – ha aggiunto – vedere tutti questi ragazzi lottare per i propri ideali. Ci stanno mettendo la faccia e la loro parola. È bellissimo vederli”. Presente alla manifestazione anche il presidente della Provincia di Siena David Bussagli che ha preferito non rilasciare dichiarazioni, affermando solo: “Questa piazza è dai ragazzi, lasciamo a loro la parola. Questa è una bellissima giornata di democrazia”.