Caro energia, i rincari costano 1500 euro annui alle famiglie italiane

Seggiani (Cgil Siena): "Le politiche fiscali del governo non sopperiscono alla perdita del potere d'acquisto che mina la tenuta del paese"

Di Redazione | 23 Febbraio 2022 alle 22:00

I numeri del caro-energia stanno iniziando ad incidere spietatamente anche sui conti delle famiglie. I costi per l’energia elettrica sono aumentati del 55% e quelli del gas del 42% nel primo trimestre 2022 rispetto al precedente, lo ha detto il Ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nell’informativa alla Camera sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate per contrastarne gli effetti. Dopo la forte diminuzione avvenuta nel corso del 2020, determinata principalmente dalle conseguenze della pandemia, dal 2022 questo aumento è stato vertiginoso.  ASSOUTENTI stima una “stangata” annua da 38,5 miliardi di euro in capo alle famiglie, mentre per il Codacons si tratta di un “massacro per le tasche degli italiani“.

“Tutte le politiche messe in campo, seppur da noi contestate, non sopperiscono alla perdita del potere di acquisto – commenta il segretario Cgil Siena Fabio Seggiani – un problema che mina la tenuta del paese. La causa è il ritardo stratosferico che ha l’Italia e l’Europa con la transizione ecologica”.

Secondo il sindacato, l’impatto su una famiglia tipo è quantificato sui 1500 euro di rincari annui, per l’Unione Nazionale dei Consumatori si tratta di “una disfatta” con dati “disastrosi”. Ma l’aumento dei costi energetici ha un impatto sui redditi da lavoro, a partire da quello dei precari, come ha sottolineato lo stesso Segretario Generale della Cgil Siena Fabio Seggiani, in particolare part time involontari ulteriormente penalizzati, giovani e donne in primis.



Articoli correlati